• In evidenza
  • Schlein o Bonaccini, il Pd di Agnone non ha dubbi

    Il circolo del Pd “Libero Serafini” di Agnone chiama a raccolta i suoi iscritti per le elezioni interne che si terranno domenica 26 febbraio in vista della scelta della guida della segreteria nazionale. La sfida, come è noto, è fra la giovane Elly Schlein e il più navigato Stefano Bonaccini, che anche nelle ultime ore non si sono risparmiati vicendevoli attacchi e polemiche. Dal circolo agnonese del Pd, che appoggia l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Saia, non arriva alcuna indicazione di voto, non pubblicamente almeno, ma solo note tecniche ed organizzative.

    «Saranno ammessi al voto tutte le cittadine e i cittadini che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età. – si legge nella nota del circolo “Libero Serafini” di Agnone – Il seggio elettorale ad Agnone sarà allestito presso la sede locale del Partito democratico, sita in via Matteotti 19, dalle ore 8 alle ore 20. Lo strumento delle primarie è un mezzo di partecipazione diretta alla vita democratica del partito, vi invitiamo, perciò a partecipare numerosi a questa importante fase di discussione e costruzione. – ricordano da via Matteotti – Con tanta voglia di prendere parte a questo momento importante per la vota democratica del Partito, vi aspettiamo domenica 26 febbraio».

    Al netto di queste comunicazioni meramente organizzative, tuttavia, resta il fatto che Michela Cerbaso, consigliere comunale di maggioranza e segretaria del circolo agnonese del partito democratico, figura tra i firmatari di una sorta di appello al rinnovamento del partito che passa appunto attraverso l’appoggio alla candidatura di Elly Schlein alla segreteria.

    «Non abbiamo dubbi che la migliore opzione in campo sia rappresentata da Elly Schlein, – si legge nella nota siglata anche dalla Cerbaso – che a sostegno di questi temi ha sempre dimostrato impegno e coerenza». I temi sono quelli del precariato, il lavoro povero, le diseguaglianze economiche, la salute riproduttiva, la piena parità di genere e di diritti, a prescindere dall’orientamento sessuale, il diritto allo studio, il diritto di voto ai fuori sede, l’abolizione degli stage non retribuiti, la giustizia climatica, la legalizzazione della cannabis, il diritto alla cittadinanza a chi in Italia è nato e si è formato, l’accoglienza dei richiedenti asilo, il rinnovamento generazionale alle redini del partito. «La nostra generazione chiede chiarezza, credibilità e radicalità. – continua la nota a sostegno di Elly Schlein – Se vogliamo sopravvivere, rilanciare il partito e tornare a rappresentare il nostro popolo, il cambiamento deve essere autentico. Avere un profilo radicalmente diverso dai dirigenti nazionali del passato è una virtù, non un difetto».

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento