PESCOPENNATARO. Avere 94 anni e non sentirli. Altro che luogo comune! Provatelo a chiedere ad Elviro Litterio di Pescopennataro, classe 1925, maestro elementare in pensione che ancora oggi non vede l’ora di mettere ai piedi gli scii da fondo e recarsi sulle splendide piste di Prato Gentile per svolgere i suoi abituali quindici chilometri. Nessuno scherzo o esagerazione. Chi frequenta il circuito di Capracotta, ad oltre millecinquecento metri di altitudine, può incontrarlo da un momento ad un altro con il suo classico berrettino di lana, guanti e andatura da far invidia ai più giovani. Fisico asciutto, mente lucidissima, e battuta sempre pronta, Elviro Litterio rappresenta una sorta di spot per chi vive quotidianamente la montagna.
Alla domanda quale difficoltà incontra quando va a sciare, replica con il sorriso: “La più grande difficoltà è quando la Provincia chiude la strada che da Pescopennataro conduce a Capracotta e sono costretto a fare il giro per Guado Liscia. Altro che quindici chilometri sugli scii, quelli si fanno in scioltezza”. Insomma, un vero e proprio numero uno, detto alla Chiambretti. E’ questo il risultato di una vita regolare, senza vizi e soprattutto alimentata da una buona e tradizionale cucina e dall’amore e affetto di chi gli sta vicino. Ma non è tutto. Perché chi pensa che faccia solo la classica disciplina invernale amata da queste parti, si sbaglia, eppure di grosso.
Infatti, quando la neve si scioglie e gli scii vengono appesi al chiodo, il maestro Elviro, che nel suo personale vocabolario ha cancellato la parola oziare, monta in sella alla sua bici e inizia a pedale. Avete capito bene. E’ così che nell’incontaminato verde dei boschi del Molise altissimo, tra gli abeti bianchi e querce secolari, questo giovanotto, guai a chiamarlo nonno, ossigena i polmoni e tonifica i suoi muscoli. Ai più comuni integratori preferisce l’acqua che sgorga dalle sorgenti di Rio Verde per poi riprendere il cammino sulla inseparabile due ruote. Fino a qualche anno fa non disdiceva neppure una salutare corsetta mattutina come ci confermano nel piccolo comune alle porte del Sangro, dove il maestro Elviro Litterio è un’icona, conosciuto e ben voluto da tutti. E allora non resta che augurargli lunga vita nonché altre infinite di queste sciate e pedalate!