AGNONE. Partire dal rilancio della scuola come riferimento sociale per lo sviluppo e la crescita del territorio dell’area interna dell’Alto e Medio Sannio (la zona territoriale che ruota intorno alle città di Agnone, Frosolone e Trivento). È questa la sfida lanciata dall’associazione “Tradizioni e Sviluppo” di Agnone – un gruppo coeso di professionisti ed imprenditori con l’obiettivo di migliorare e potenziare i servizi del territorio, a partire dalla cultura e dall’identità locale – che chiama a raccolta, presso il teatro Italo Argentino, lunedì 30 giugno 2014, tutte le forze attive dell’area per un appuntamento che mira alla creazione concreta di una nuova progettualità condivisa.
Dalle parole bisogna passare ai fatti. L’area interna dell’Alto e Medio Sannio per rinascere ha bisogno di creare le condizioni per uno sviluppo integrato di servizi ed opportunità, attraverso la capacità di fare rete, porre le basi per una nuova cultura funzionale alle esigenze del territorio e le sue disparate potenzialità. Il mantra da seguire è la scuola, il luogo dove si formano le nuove generazioni e il posto in cui nascono esperienze e dove vanno stimolate attività extrascolastiche creando i presupposti per migliorare la vita sul territorio, dare nuova linfa ad iniziative e servizi. Mettendo la scuola al centro della vita sociale si deve innescare un circolo virtuoso da cui i più disparati settori del territorio e le persone che hanno scelto di viverci possono trarre beneficio.
L’intento dell’appuntamento del 30 giugno, a cui sono invitati tutti i cittadini, rappresentanti del mondo della scuola, amministratori, professionisti ed imprenditori di differenti categorie, è quello di partire dall’analisi della realtà scolastica attuale e del rapporto della scuola con il territorio, per delineare insieme – attraverso proposte davvero concrete – nuove prospettive fattive ed efficaci per cambiare l’imminente futuro dell’area, tracciandone in modo pratico lo sviluppo socio-economico.
Come può la scuola cambiare le sorti del territorio? Attraverso la collaborazione e le idee non solo di chi è già dentro l’istituzione scolastica, ma anche del mondo produttivo, sociale ed imprenditoriale che è apparentemente fuori dalla scuola, ma che può invece interagire e costruire con essa le basi di un nuovo futuro. L’iniziativa è finalizzata a supportare l’istituzione scolastica per sviluppare nuovi percorsi che inneschino un sistema valido di servizi, che – a prescindere dall’aggiudicazione o meno del “progetto prototipo” sulle aree interne (relativo alla programmazione europea 2014 – 2020) -, invertano la rotta dello spopolamento. Nuovi servizi per la scuola significano una rete di trasporti più efficace (integrando mezzi su gomma e treno), la possibilità per i genitori di vivere al meglio le opportunità offerte dal territorio, la capacità di sfruttare le grandi potenzialità ambientali e culturali esistenti (dall’agroalimentare all’artigianato, dalla zootecnia alla natura, turismo e archeologia, sport invernali, …) e valorizzare i punti di forza del territorio che lo identificano e distinguono da altre aree.
Il potenziale c’è, basta unire gli intenti e progettare insieme. Il convegno al Teatro Italo Argentino, infatti, non sarà solo un incontro per analizzare e riflettere, ma soprattutto per proporre ed interagire.