Si è tenuto ieri pomeriggio in Regione un incontro finalizzato ad una ricognizione della consistenza infrastrutturale viaria, dei bacini imbriferi, nonché dell’edilizia scolastica e religiosa. L’incontro è stato convocato dal Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. Alla riunione hanno partecipato, oltre al vice presidente della Regione, Giovanni Lolli e al sottosegretario alla presidenza della Regione, con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, gli assessori Dino Pepe, Andrea Gerosolimo, i consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci, Maurizio Di Nicola, Lorenzo Berardinetti, la direttrice generale della Regione, Cristina Gerardis, i sindaci dei comuni abruzzesi e i presidenti di provincia. Erano presenti anche rappresentanti di Prefettura dell’Aquila, Enel, Anas, Rete Ferroviaria Italiana, Autostrade per l’Italia, Autostrada dei Parchi, Ordine degli ingegneri, ordine degli architetti, ordine dei geologi, Associazione costruttori, Ministero Beni culturali, collegio dei geometri, Ufficio scolastico regionale, Asl abruzzesi.
“Il drammatico evento del 24 agosto scorso che ha colpito in maniera così dolorosa e sconvolgente i centri del reatino e dell’ascolano”, ha detto D’Alfonso, “ha riportato alla nostra memoria ricordi altrettanto dolorosi, apparentemente appena sopiti, legati alle perdite di vite umane e alla distruzione dei territori a seguito del terremoto del 2009”. “Questa ennesima tragedia ci impone di riflettere e di assumere decisioni immediate al fine di scongiurare il ripetersi di lutti, prima di tutto, e di crolli di edifici pubblici, atteso che la classificazione sismica del territorio regionale pone la pericolosità ai massimi livelli”. “Dobbiamo assicurare ai nostri cittadini il diritto alla vita e ai nostri ragazzi di frequentare le scuole in sicurezza; ad ognuno di curarsi in strutture sanitarie resistenti e sicure”. “Sembrerebbe un progetto ambizioso per lo stato delle cose, ma tutto ciò dovrebbe rappresentare la normalità”. “Il terremoto del 24 agosto ha investito, seppure in modo non distruttivo, anche comuni delle province di Teramo e dell’Aquila e questo richiama ciascuno di noi alla responsabilità nei riguardi della vulnerabilità sismica del territorio abruzzese e conseguentemente delle infrastrutture”. “Strade, ponti, gallerie, ferrovie, dighe, scuole, chiese, musei e uffici pubblici a tutti i livelli devono possedere le migliori condizioni di sicurezza statiche, anche al verificarsi di un evento sismico di forte intensità”. “Per questa serie di ragioni, occorre prima possibile effettuare una ricognizione precisa e puntuale delle infrastrutture e degli immobili la cui proprietà ricade in capo agli enti pubblici e privati che richiedono interventi di consolidamento statico e strutturale”.
Nel corso della riunione, il direttore del dipartimento Lavori Pubblici e Protezione Civile, Emidio Primavera, ha reso noti i dati relativi all’emergenza sisma che riguardano la Regione Abruzzo. Con provvedimento adottato il 30 agosto scorso, la Regione Abruzzo ha istituito il COR -Centro Operativo Regionale- quale struttura di raccordo tra la DICOMAC e i Centri Operativi Comunali per gli aspetti relativi al censimento dei danni, verifiche di agibilità, soccorso e assistenza alla popolazione, gestione volontariato, raccordo con gli enti locali.
Alla data del 7 settembre scorso sono pervenute 131 verifiche da parte dei tecnici comunali sugli edifici scolastici e 68 segnalazioni di danni su edifici scolastici con conseguente richiesta di sopralluogo da parte del COR alla DICOMAC.
Sono state acquisite 51 segnalazioni di danni per edifici strategici (sedi comunali, uffici pubblici) di cui: 15 edifici per la provincia dell’Aquila; 6 edifici per la provincia di Pescara; 28 edifici per la provincia di Teramo; 2 edifici per la provincia di Chieti. 1.551 le segnalazioni di danni su edifici privati. Nella giornata di 6 settembre scorso è stato attivato il software di gestione delle segnalazione dei danni presso il comune di Montereale, per il quale sono partiti i primi sopralluoghi.