Preservare la memoria del genocidio Romaní, il ‘Samudaripen’, avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Nell’ambito del progetto europeo MHE-ROMA (Memoria Histórica Europea Romaní), finanziato dal programma CERV dell’Unione Europea, Agnone ospita 37 persone da diverse parti d’Europa. L’appuntamento è per domani 22 novembre a partire dalle ore 10 quando i partecipanti all’iniziativa visiteranno l’ex convento di San Bernardino, già sede di campo di concentramento dove nei primi anni ’40 vennero internati 150 tra Rom e Sinti. La visita sarà guidata dal professor Francesco Tanzj, specializzato nello studio del genocidio dei Rom e Sinti.
Di seguito, alle ore 11, nella sala consiliare di Palazzo San Francesco, il gruppo sarà accolto dal sindaco, Daniele Saia, per una conferenza con i partner del progetto. In questa occasione interverranno Sara Cetty, presidente dell’associazione Rom In Progress e attivista rom, Graziano Halilovic, attivista e promotore della memoria storica Romaní, Seo Cizmic, direttore della Romanó Kher di Barcellona e ambasciatore della lingua romaní, Tiziana Cristiano, esperta di formazione giovanile, Maja Grubišić, esperta di memoria e attività di Kali Sara.
“L’incontro di Agnone rappresenta un’occasione per riflettere sulla storia Romaní, diffondere un messaggio di rispetto e costruire un futuro basato sull’unità e sulla memoria condivisa” sottolinenao i promotori dell’iniziativa. Nei prossimi mesi, il gruppo visiterà luoghi della memoria romaní in Italia, Spagna e Croazia. Una tappa fondamentale sarà Uštica, in Croazia, presso il campo di sterminio di Jasenovac, dove morirono oltre 17.000 Rom. Qui, verrà messo in scena uno spettacolo in lingua romaní, un simbolo di memoria e riscatto davanti a istituzioni e comunità.