L’episodio incendiario dell’autovettura di proprietà della sindaca di Monteodorisio, Catia Di Fabio, ha scatenato, come è giusto che sia, una gara di solidarietà nei confronti della prima cittadina e della sua famiglia.

Sull’accaduto sono state avviate le indagini da parte dei Carabinieri, delegati e coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, al fine di individuare anche le possibili matrici dell’episodio. Se sia trattato di una intimidazione, di un avvertimento o di qualsiasi altra forma di minaccia per l’amministratrice locale. Il fatto resta grave ed inquietante.

La Prefettura di Chieti ha immediatamente convocato una riunione di coordinamento delle Forze dell’ordine cui ha partecipato la stessa prima cittadina. E sempre la Prefettura ha disposto, a tutela della sua incolumità e dei suoi congiunti, idonee misure di vigilanza da parte delle Forze dell’ordine.

Catia Di Fabio, alla stampa locale ha dichiarato che non si lascerà intimidire, ma che tuttavia ha paura, più per la sua famiglia che per la sua stessa incolumità.

La sindaca in questione, come la totalità dei suoi colleghi, probabilmente non lo sa, ma essendo ufficiale di pubblica sicurezza, poiché amministra un Comune dove non c’è un Commissariato di pubblica sicurezza della Polizia di Stato, ha la facoltà di girare armata. Proprio così, potrebbe decidere di dotarsi di un’arma da fuoco per difendere se stessa e i suoi congiunti contro malintenzionati. Questa facoltà le deriva direttamente dall‘articolo 73 del TULPS, che sancisce che “[…] gli ufficiali di pubblica sicurezza […] sono autorizzati a portare senza licenza le armi di cui all’articolo 42 della legge”. Tra l’altro l’articolo 38, comma 2, lett. c), sempre del TULPS, sancisce che “Sono esenti dall’obbligo della denuncia: […] c) le persone che per la loro qualità permanente hanno diritto di andare armate […]”.
Nei Comuni in cui è assente l’autorità di pubblica sicurezza, le relative funzioni vengono svolte dal sindaco, che è dunque ufficiale di pubblica sicurezza permanentemente in funzione e può acquistare e portare armi senza porto d’armi. Sindaca si armi e si difenda dalla violenza e dalle aggressioni, ne ha facoltà in forza della legge.
Francesco Bottone