I sindaci si ribellano al Prefetto: «Non parteciperemo agli incontri sull’accoglienza migranti».
Gli amministratori locali: «Abbiamo altre priorità, come il maltempo, le frane, il dissesto idrogeologico, le scuole da mettere in sicurezza».
L’accoglienza migranti interessa solo alla Prefettura e ai tanti imprenditori della solidarietà che fanno affari con il business del profugo. I sindaci, o meglio alcuni sindaci, pensano ad altro, alle cose più importanti e serie come le scuole, le strade, i danni da maltempo e le famiglie italiane in difficoltà.
E’ questa la sintesi di un forte documento sottoscritto da alcuni sindaci “ribelli” che boicotteranno le iniziative poste in essere dalla Prefettura sul tema dell’accoglienza migranti.
Questa mattina a Lanciano i sindaci di Gamberale, Casalanguida, San Salvo, Orsogna, Paglieta e Villalfonsina, Borrello, Roio, Perano e Montazzoli hanno presentato alla stampa e all’opinione pubblica la nota indirizzata al prefetto di Chieti, Antonio Corona, con la quale comunicano che appunto «non parteciperanno alla serie di incontri fissati dalla Prefettura» sul tema accoglienza migranti.
«I motivi – spiegano i primi cittadini – sono legati a questioni da risolvere che riteniamo più importanti rispetto alla questione migranti. Per noi sindaci non si può dire conclusa la fase dell’emergenza maltempo, infatti continuamo ad avere questioni aperte legate alle scuole, ai crolli di capannoni agricoli, alle frane e agli smottamenti che francamente forse meritano nell’immediato la profusione di tutte le nostre forze. Evidentemente il Prefetto ha ritenuto che la fase emergenziale legata al maltempo fosse passata, ma assicuriamo che non è così».
Francesco Bottone
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