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  • Smaltimento illecito di eternit, due denunciati

    Rimozione e smaltimento illecito di lastre in eternit nel centro di Isernia

    Denunciati dalla Forestale l’imprenditore e l’amministratore del condominio

    La scarsa cultura della sicurezza sul lavoro e la mancanza di professionalità hanno messo nei guai un imprenditore originario della provincia che nel centro di Isernia aveva avviato i lavori per la rimozione e lo smaltimento di una copertura in eternit al settimo piano di un palazzo sito in Via Kennedy.
    L’attività non è passata inosservata ad alcuni residenti che hanno segnalato il fatto al 1515, il numero di emergenza ambientale del Corpo Forestale dello Stato. La pattuglia di agenti intervenuti sul posto ha rilevato la totale inosservanza delle più elementari norme di legge, sia quelle relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro – gli addetti erano privi di DPI – che di quelle relative alla rimozione delle lastre di cemento-amianto, le famigerate coperture di eternit che a causa del degrado rilasciano polveri pericolosissime per la salute dell’uomo.
    L’eternit è un rifiuto classificato come “pericoloso e non recuperabile”, la cui rimozione e smaltimento devono essere affidati obbligatoriamente a ditte specializzate che sono tenute al rispetto di un protocollo operativo rigoroso previsto dalle norme di legge, dalle analisi preliminari (necessarie per classificare il tipo di materiale ed indirizzare il rifiuto nel sito adeguato per lo smaltimento), fino alla rimozione, all’imballo, al trasporto ed allo smaltimento presso un sito autorizzato che è tenuto, tra l’altro, al rilascio della relativa certificazione.DSCN2630
    A seguito dei controlli, oltre alle irregolarità connesse ai lavori, è altresì emerso che la ditta non era qualificata per effettuare la rimozione delle lastre e che, con molta probabilità, il materiale sarebbe stato smaltito illegalmente.
    Gli agenti forestali hanno provveduto a bloccare i lavori, hanno sequestrato il materiale già rimosso ed hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare della ditta edile, G. N. di anni 30, e l’amministratore del condominio, D’A. O. di anni 55, in qualità di committente dei lavori.

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