Il parere tecnico non lascia spazio all’ottimismo, ora la palla passa in mano alla politica che dovrà rendere operativa e concreta la difesa delle aree interne dell’Alto Molise. Il tema è il ridimensionamento scolastico che, numeri alla mano, per il Ministero competente significa sopprimere le dirigenze scolastiche in ossequio alla sola logica che muove le decisioni romane, quella dei numeri. E ovviamente, se quello è il parametro, l’Alto Molise, zona interna per antonomasia, già parte sconfitto.
Dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, per il tramite dell’ufficio scolastico regionale, è giunto in Regione Molise il parere tecnico richiesto sul piano di dimensionamento scolastico. Per quanto riguarda l’Alto Molise, questo si legge testualmente nel documento siglato dalla dirigente Maria Chimisso, «si propone la soppressione dell’autonomia scolastica dell’istituto comprensivo “Molise altissimo” di Carovilli con nuova distribuzione dei plessi, ad evitare il residuarsi di istituzioni scolastiche marginali e soggette a significativa contrazione di iscritti nel breve e medio periodo».
I sindaci del territorio sono impegnati da anni in battaglie per il mantenimento delle piccole scuole di montagna, ma da Roma gli ordini ministeriali vanno in direzione diametralmente opposta. I numeri i costante decrescita, anche per quanto riguarda la popolazione scolastica, penalizzano ulteriormente le scuole e gli istituti di montagna. E i primi a saltare sono i dirigenti, costosi e ritenuti evidentemente in esubero, forse nemmeno troppo a torto. Nello specifico il Ministero chiede la cancellazione della dirigenza e quindi dell’autonomia dell’istituto di Carovilli istituto scolastico “Molise altissimo”, «per un totale di 873 alunni».
L’ufficio scolastico regionale tenta anche di giustificare questa scelta tranciante: «Si costituisce in tal modo un istituto omnicomprensivo più solido, – quello di Agnone appunto – destinato a durare nel tempo, a garanzia e a presidio delle aree interne che insistono nel territorio detto “Molise altissimo”, omogeneo per tradizioni, orografia e tessuto economico-sociale».
Nei giorni scorsi il presidente della Provincia di Isernia e sindaco di Agnone, Daniele Saia, è stato ricevuto in audizione dal Consiglio regionale, proprio per esprimere un parere di competenza sulla decisione di sopprimere l’autonomia dirigenziale dell’istituto scolastico di Carovilli. Il presidente Saia ha ribadito quanto già approvato all’unanimità, con una delibera, dal Consiglio provinciale nei giorni scorsi. Con quell’atto l’assise di via Berta ha espresso «forte preoccupazione per i tagli alle autonomie scolastiche previsti nel nuovo piano di dimensionamento». L’applicazione rigida di tali misure «andrebbe a impoverire e dequalificare ulteriormente la scuola pubblica».
Il rappresentante della classe politica provinciale ha chiesto al Consiglio regionale del Molise di deliberare per la conservazione delle tredici autonomie scolastiche attualmente presenti e di collaborare con i parlamentari molisani per evitare ulteriori tagli alle dirigenze. Dal Ministero tuttavia, per il tramite dell’ufficio scolastico regionale, l’indicazione, o meglio l’ordine va in tutt’altra direzione.
Francesco Bottone