«Conosciamo bene la realtà del “Civitelle” e sappiamo che la problematica principale riguarda gli spogliatoi. Da parte nostra c’è l’interesse a risolverla sia dal punto di vista strutturale che igienico-sanitario, nel breve periodo, compatibilmente con quelle che sono le finanze comunali e la gestione di un bilancio che necessariamente dovrà tener conto di tante esigenze».
Sono le dichiarazioni dell’assessore comunale Amalia Gennarelli, intervenuta, nei giorni scorsi, alla cerimonia di chiusura del “Camp Tif” presso lo stadio “Civitelle” di Agnone, in rappresentanza dell’amministrazione guidata da Daniele Saia. L’amministratrice, che non ha la delega allo sport, bensì quella al bilancio, prima dell’avvio della cerimonia, ha avuto modo di incontrare i responsabili del settore giovanile della Agnonese-Robur, Maurizio Sabelli e Fernando Sica. I due dirigenti hanno informato l’assessore in merito alla delicata situazione che interessa la società sportiva, ma soprattutto hanno avanzato richieste di supporto concreto da parte dell’amministrazione comunale per quanto riguarda il settore giovanile e la scuola calcio. L’occasione è stata colta dai cronisti per porre l’attenzione su alcune problematiche che riguardano lo stadio “Civitelle” di Agnone e l’assessore non si è certo sottratta.
«L’amministrazione comunale conosce le problematiche di ogni singola struttura cittadina presente sul territorio, – ha replicato Gennarelli – e sicuramente c’è da parte nostra l’interesse ad intervenire rapidamente sugli spogliatoi. Questo impianto è molto bello e gli interventi per migliorarlo sono assolutamente necessari». Già, perché l’assessore ha avuto modo di testare direttamente che una struttura sportiva efficiente e accogliente è in grado di attrarre in città centinaia di persone, tra ragazzi e famigliari. Lo sport che alimenta il turismo e l’economia.
Spogliatoi da sistemare o da rifare, almeno nelle parti interne, ma anche tanti altri interventi all’esterno sono necessari e non più rinviabili. Dai varchi di accesso allo stadio, con dei pesanti cancelli metallici ormai divelti e che possono rappresentare anche un pericolo, all’impianto di illuminazione che funziona ad un terzo della potenza semplicemente per via di alcuni fari fuori uso che andrebbero sostituiti, con una spesa che non porterebbe al dissesto finanziario le casse comunali. Senza dimenticare le attrezzature sportive propriamente dette, porte “barcollanti” che potrebbero cadere addosso ai ragazzi, solo per fare un esempio banale.
Tutte questioni di cui si sarebbe dovuto interessare l’assessore allo sport, l’ingegnere Franco Marcovecchio, ma che invece sono ancora irrisolte e delle quali ora ha preso contezza anche l’assessore Gennarelli, nelle cui mani e nelle cui competenze è il bilancio dell’ente e quindi anche la possibilità concreta di stanziare fondi destinati.
Francesco Bottone