Alberi sradicati a San Giovanni teatino per realizzare campi coltivati
Il Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestale di Chieti ha denunciato la realizzazione di ingenti opere abusive di sbancamento del terreno in un’area di circa 10.000 mq in agro di San Giovanni Teatino. La zona, ricoperta in precedenza da un bosco, era stata totalmente dissodata, con sradicamento della vegetazione preesistente, al fine di creare terreni coltivabili su di un costone ad elevatissima pendenza. Il tutto in mancanza dell’autorizzazione necessaria, a norma del codice dei beni culturali e del paesaggio, per qualunque modificazione che, al pari di questa, possa incidere sul valore paesaggistico dei territori boscati.
Non solo, l’area è soggetta a vincolo idrogeologico: il disboscamento indiscriminato costituisce possibile causa di fenomeni di dissesto del terreno, con potenziali pericoli per l’incolumità pubblica.
L’esecutore dei lavori, deferito all’Autorità Giudiziaria, è ora accusato di distruzione e deturpamento di bellezze naturali, nonché di furto di legname.
Grazie alla conoscenza e vicinanza all’ambiente naturale, i Carabinieri Forestale assicurano un’efficace tutela delle aree rurali e montane e di ogni loro componente, al fine di contrastare la diffusa ed illecita prassi di effettuare “manipolazioni del territorio”, non solo senza autorizzazioni, ma anche in spregio dei pericoli che ne possono conseguire in termini di rischio idrogeologico.