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  • Stalking e traffico di stupefacenti, in manette un agricoltore del Chietino

    Arrestato per esecuzione pena uno stalker di 46enne agricoltore di Ortona. Dopo la condanna definitiva a due anni e dieci mesi di reclusione irrogata dal Tribunale di Chieti per stalking e traffico di stupefacenti, è stato associato al carcere romano di Rebibbia. Si chiude così una vicenda di stalking di vicinato durata circa dieci anni e risolta in parte a gennaio scorso con l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime imposto dal G.I.P. del Tribunale di Chieti.

    I carabinieri della stazione di Ortona hanno arrestato, in esecuzione del provvedimento per l’espiazione della pena detentiva in carcere emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti, 46enne agricoltore di Ortona, gravato da plurimi precedenti penali, condannato in via definitiva a due anni e dieci mesi di reclusione per i reati di traffico di stupefacenti ed atti persecutori. Oltre alla condanna ad un anno di reclusione per traffico di stupefacenti, con quella ad un anno e dieci mesi per atti persecutori, emessa ad aprile scorso dal Tribunale di Chieti e divenuta definitiva a luglio scorso, si chiude così una vicenda di stalking di vicinato in danno di due anziani coniugi che perdurava oramai da circa 10 anni. La vicenda inizialmente era scaturita dalla più classica diatriba per confini di terreni tra vicini. Non avendo però trovato una soluzione ritenuta congrua per l’odierno arrestato, è sfociata in crescendo in reiterati danneggiamenti di piante e recinzioni di proprietà dei due anziani e poi con aggressioni e minacce verbali ovvero finti tentativi di investimento con l’auto od i suoi mezzi agricoli e quindi con disturbi notturni al citofono della loro abitazione. I carabinieri della stazione di Ortona, dopo aver raccolto le reiterate denunce di entrambi i coniugi, hanno ricostruito l’intera vicenda trovando pieno riscontro a quanto denunciato anche grazie alla fattiva collaborazione di diversi vicini, che oltre a conoscere l’indole violenta dell’uomo., avevano assistito e quindi raccontato ai carabinieri gli innumerevoli episodi già narrati nelle circostanziate querele. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Chieti, su richiesta della locale Procura, a gennaio scorso aveva applicato al reo la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’anziana coppia, che aveva sortito l’effetto sperato di fermare le sue condotte violente. Nell’ultimo periodo però era stata segnalata dai due anziani una ripresa dei comportamenti persecutori dell’uomo che sono cessati, questa volta definitivamente, con il suo arresto e la traduzione al carcere romano di Rebibbia.

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