La bella notizia di un comune molisano che vince un riconoscimento nazionale di assoluto prestigio gratifica i cittadini di Castel del Giudice ma coinvolge in positivo tutta la regione.
Il premio “Angelo Vassallo” promosso dall’ANCI e da Legambiente mira a valorizzare le buone pratiche in materia di sviluppo ecosostenibile, rispettose delle vocazioni dei territori e capaci di creare progresso, lavoro e benessere nel pieno rispetto dell’ambiente, delle identità locali, del paesaggio e dei luoghi.
Il riconoscimento è intitolato ad una figura coraggiosa del nostro tempo, impegnata negli Ecologisti Democratici e chiamata con affetto “Il Sindaco – Pescatore “ di POLLICA, venne ucciso dalla camorra perché si opponeva alla devastazione di uno dei tratti più belli del Cilento. L’elevato valore simbolico della manifestazione attribuisce maggiori meriti agli amministratori di Castel del Giudice che nella piazza di POLLICA hanno vissuto momenti di comprensibile emozione a coronamento di un lungo lavoro costruito in oltre 15 anni di impegno faticoso e complesso.
Questo Molise che vince a livello nazionale non ha puntato su opere pubbliche devastanti né ha sollecitato assistenzialismo inconcludente. Al contrario ha scelto prima di tutto di coinvolgere i propri cittadini in iniziative di sviluppo molto semplici quali il rilancio di una Residenza Sanitaria Assistita con un azionariato popolare e vincendo ogni resistenza burocratica in una regione che in quel periodo non disponeva né di norme e né di altri casi similari da emulare. Ha pensato di lavorare i terreni incolti con un meleto di 48 ettari irrigato con un sistema a gocce d’avanguardia gestito da un modernissimo metodo telematico, dando vita alla commercializzazione delle mele e dei succhi di frutta a base di mele. Ha favorito l’insediamento sulla Fondovalle Sangro dell’unica azienda metalmeccanica italiana di altissima precisione ubicata al di sotto di Piacenza e progettato il recupero della parte più degradata del paese che ha visto trasformate le vecchie stalle in un albergo diffuso che ha saputo conservare i tratti, l’armonia, gli spazi ed i materiali preesistenti.
Un ruolo strategico è stato giocato da amministratori locali avveduti, competenti e capaci di pianificare uno sviluppo di medio termine. Ma un grazie speciale va ad Ermanno D’Andrea che ha saputo sostenere questi progetti spronando il Molise a credere di più nelle proprie risorse.
*Michele Petraroia