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  • Tagli ai costi della politica, Castaldi: «Noi li facciamo già, gli altri partiti cosa aspettano?»

    RICEVIAMO dal senatore vastese del Movimento 5 Stelle, Gianluca Castaldi, il bilancio del suo primo anno di lavoro in senato.

     

    Si è concluso il mio primo anno di attività parlamentare come portavoce in Senato del Movimento 5 Stelle: è il momento giusto per rendere conto ai miei datori di lavoro, i cittadini italiani, di quanto ho realizzato finora. Sono stati dodici mesi avventurosi, difficili e pieni di soddisfazioni.

    Ogni portavoce del M5S è espressione del suo Meetup: rispettare il legame con il territorio di provenienza è quindi fondamentale. Ho affrontato questa missione sia discutendo i problemi dell’Abruzzo in Senato (lavoratrici ex Golden Lady, dissesto idrogeologico, Ombrina mare, Cotir, Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo, ecc.), sia garantendo la mia presenza fisica nella regione in cui sono stato eletto, per quanto il lavoro a Roma me lo ha consentito: sono dell’idea che il parlamentare, come ogni dipendente pubblico, debba presentarsi sul posto di lavoro puntualmente dal lunedì al venerdì (arrivo in Senato entro le 8.15 e mediamente esco alle 21.30).

     

    Ricordo la recentissima serie di incontri “Fuori dai media” a Chieti, Francavilla, Torrebruna, Vasto e Cupello, a cui ho partecipato portando con me in Abruzzo altri eletti in Parlamento del M5S , fra cui l’ex capogruppo al Senato Paola Taverna, il questore del Senato Laura Bottici e l’attuale capogruppo Vincenzo Santangelo. Seguirà a breve un secondo tour abruzzese, in compagnia dei portavoce in Senato Vito Crimi, Nicola Morra e Michela Montevecchi. Sabato 29 marzo saremo a Miglianico, Gissi e San Salvo, domenica 30 marzo a Paglieta, Ortona e Lanciano.

     

    Dal 30 settembre scorso ho l’onore di essere il vice-capogruppo del M5S al Senato. Sono membro della Commissione parlamentare per la semplificazione, e della Commissione permanente industria, commercio e turismo. In quanto tale, sono stato primo firmatario del disegno di legge “Modifica all’articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e altre disposizioni in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali”.

     

    Ho presentato inoltre 76 emendamenti come prima firma, 479 emendamenti come co-firmatario; ho effettuato 22 interventi su DDL, 13 interventi in Assemblea, 5 interventi in Commissione; ho presentato 3 mozioni3 interrogazioni a risposta orale e 5 interrogazioni a risposta scritta.

     

    Ho partecipato al 92.89% delle votazioni elettroniche in Senato. Una precisazione: i parlamentari non timbrano il cartellino (come dovrebbero…), quindi non vengono registrate le presenze effettive, ma soltanto i voti effettuati. Non sono mai stato assente: le votazioni in cui il mio voto non risulta sono quelle in cui M5S ha deciso di non esprimersi.

     

    La mia prima mozione è stata dedicata a un tema che sento particolarmente: il pericolo per l’area della costa teatina rappresentato dal progetto di trivellazioni “Ombrina mare 2”  (vi suggerisco la lettura di un ottimo articolo che descrive le conseguenze nefaste di una simile follia per l’Abruzzo).

     

    A questa è seguita una mozione riguardante i lavoratori disabili: ho invocato il rispetto dell’articolo 5 della direttiva 2000/78/CE, il quale impone ai datori di lavoro di creare tutte le condizioni indispensabili al dipendente disabile per l’accesso, lo svolgimento e la promozione del suo lavoro. L’Italia è stata già stata condannata dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea per non aver adempiuto a tale normativa.

     

    Infine  una mozione sul condannato Silvio Berlusconi, con la richiesta di revoca del suo titolo di Cavaliere. L’ormai ex-Senatore, vista la condanna per frode fiscale, non dispone più dei requisiti necessari per tale onorificenza. Si è “autosospeso”, bontà sua.. Ma la Mozione di revoca  rimane in piedi.

     

    Le mie interrogazioni a risposta orale hanno riguardato la fusione dei Consorzi Industriali in Abruzzo, sulle esplosioni nella fabbrica di fuochi di artificio “Pirotecnica Abruzzese” di Mauro Di Giacomo, su alcuni risvolti oscuri  del trattato Italia – Libia.

     

    Quelle a risposta scritta hanno riguardato Ombrina Mare,ex Golden Lady, la soppressione dei Tribunali di Vasto e Lanciano, la scadenza della Giunta Regionale e conseguenti elezioni, e sulla spesa relativa ai Progetti di innovazione industriale.

    Un sentito ringraziamento a tutti i cittadini che attraverso la rete inviano i loro contributi a me e agli altri portavoce del M5S. Rinnovo il mio invito ai cittadini di partecipare in modo attivo, comunicando direttamente con me: trovate tutti i miei contatti a fondo pagina.

    Fedele all’impegno di tagliare del 50% la mia indennità da parlamentare (da 10.200 euro a 5000 euro lordi), da marzo 2013 a marzo 2014 ho restituito circa 33.000 euro, risorse che sono confluite nel fondo di garanzia per le PMI (Piccole e medie imprese), fortemente voluto e ottenuto dal M5S. I parlamentari dei partiti (in televisione…) sono tutti d’accordo sulla necessità di tagliare i costi della politica. Possono farlo anche oggi e in modo autonomo: basta un bonifico. L’IBAN in cui versare parte dei loro compensi per aiutare le PMI è il seguente: IT61Z0100003245348018369300. Noi del M5S l’abbiamo già fatto.  Aspettiamo gli altri..

    Nell’immediato futuro, i miei impegni in Senato riguardano la formulazione di due DDL (il primo sull’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole elementari, il secondo sul turismo en plein air; per intenderci, turismo con i camper),  mentre sul territorio sono in programma due convegni informativi con i cittadini (sui bilanci degli enti locali e sugli idrocarburi).

    Non posso che concludere con un grandissimo in bocca al lupo a Sara Marcozzi, candidato Presidente della Regione Abruzzo per il Movimento 5 Stelle, e a tutti candidati consiglieri regionali del M5S. E’ un’occasione imperdibile per i cittadini abruzzesi di dare una svolta alla nostra regione, scegliendo una donna di 36 anni, un avvocato di Chieti preparato e capace, al posto dei soliti volponi della politica proposti da centrosinistra e centrodestra. L’ex presidente Ottaviano Del Turco (Pd) condannato a 9 anni e 8 mesi per corruzione, il suo predecessore Giovanni Pace (AN) condannato in appello a 2 anni per concussione, l’ex assessore alla cultura Luigi De Fanis (Forza Italia) indagato per presunte mazzette, il vice-sindaco dell’Aquila, Roberto Riga (Pd), indagato per tangenti e appalti sul post-terremoto: questa è la recente “tradizione politica” a cui i vecchi partiti hanno abituato gli abruzzesi.  E in questo solco i partiti vorrebbero perseverare, candidando a Presidente di Regione l’indagato per rimborsi illeciti Gianni Chiodi e l’imputato per corruzione Luciano D’Alfonso (il quale, se venisse eletto, dovrebbe dare immediate dimissioni per essere coerente con la Carta di Pisa, codice etico da lui sottoscritto, nella quale si legge: “In caso sia rinviato a giudizio per reati di corruzione, l’amministratore s’impegna a dimettersi, ovvero a rimettere il mandato”).

    Il vero bipolarismo in Italia è questo. Da una parte facce davvero nuove, cittadini comuni e onesti lavoratori, dall’altra professionisti della politica indagati, imputati e condannati. Da una parte il Movimento 5 Stelle, dall’altra i vecchi partiti. A voi la scelta.

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