Nel pomeriggio di ieri, nella zona nord della città di Pescara, un uomo armato di martello ha aggredito in strada l’attuale compagno della sua ex, violando un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che gli imponeva il divieto di avvicinamento alla donna.
Alle 14:30 circa, una pattuglia della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Pescara, impegnata in un servizio di controllo del territorio, ha notato due persone – un uomo e una donna, rispettivamente di 39 e 31 anni, entrambi italiani – a bordo di una bicicletta elettrica che percorrevano contromano una strada del centro abitato.
I due hanno attraversato la carreggiata frontalmente all’auto dei militari, i quali sono prontamente intervenuti per fermare il velocipede e contestare l’infrazione al Codice della Strada.
Durante le operazioni di controllo, il conducente della bici, già visibilmente infastidito, ha reagito in maniera aggressiva, rivolgendo frasi minacciose agli operatori dell’Arma. L’uomo, sprovvisto di documenti al momento dell’identificazione, è stato sanzionato per la manovra pericolosa e per l’inosservanza della segnaletica stradale all’interno del centro abitato.
Ma in quel frangente un 41enne di nazionalità albanese, si è avvicinato ai militari e alle persone fermate a bordo di un monopattino, brandendo un martello di circa 30 centimetri ed ha cercato di colpire al braccio sinistro il 39enne. Un’aggressione rapida e violenta, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se non fosse stato per l’intervento tempestivo dei Carabinieri: uno degli operanti è riuscito a disarmare l’aggressore, dopo pochi minuti sono giunti in ausilio altre pattuglie dei Carabinieri. La situazione, particolarmente delicata anche per la presenza di numerosi passanti è stata contenuta.
Le successive verifiche hanno fatto rilevare che il 41enne era l’ex compagno della donna e nei suoi confronti risultava un provvedimento di divieto di avvicinamento emesso dal Tribunale di Pescara. La misura cautelare – tuttora in vigore – gli imponeva di mantenere una distanza minima di 500 metri dalla donna, a tutela della sua incolumità.
In sede di audizione presso la caserma dei Carabinieri, la donna ha confermato che l’ex compagno, nonostante il divieto, si era più volte presentato sotto la sua abitazione, alimentando uno stato di costante ansia e timore.
Il 41enne, gravato da precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio, è stato tratto in arresto in flagranza per violazione del divieto di avvicinamento (art. 387 bis c.p.) e per minacce aggravate con l’uso di un’arma impropria.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Pescara in attesa del giudizio per direttissima che si è tenuto nella mattinata odierna.
Il 39enne, invece, è stato a sua volta denunciato a piede libero per resistenza a Pubblico Ufficiale (art. 336 c.p.), per il comportamento tenuto nei confronti dei militari intervenuti poco prima dell’aggressione.