Nella settima scorsa, i Carabinieri della Compagnia di Campobasso, hanno sventato un ulteriore tentativo di truffa telefonica nei confronti di persona anziana. Numerose le segnalazioni pervenute all’utenza “112” secondo cui erano in atto chiamate con le quali agli anziani, spesso da soli presso le rispettive abitazioni, veniva comunicato che loro congiunti avevano causato un grave incidente stradale ed occorreva pagare
immediatamente delle somme per evitare ulteriori gravi conseguenze.

Il truffatore indicava che presso l’abitazione dell’anziano sarebbe sopraggiunto un incaricato per il ritiro di somme in contanti o gioielli, che sarebbero serviti quale risarcimento del danno causato nel finto sinistro stradale.
Il dispositivo immediatamente messo in atto dalle pattuglie della Compagnia Carabinieri, permetteva di sventare il tentativo di truffa, individuando l’autovettura sospetta con a bordo due giovani di origini campane che si aggirava nei pressi dell’abitazione della vittima. I militari, per evitare ulteriori situazioni di rischio per la vittima, bloccavano i soggetti che venivano sottoposti a controlli e condotti in caserma. I successivi accertamenti permettevano consentivano l’acquisizione di determinanti elementi di reità ed il loro deferimento alla competente Autorità giudiziaria per il reato di tentata truffa aggravata in concorso.
L’Arma dei Carabinieri – sempre vicina alle persone anziani e vulnerabili – rammenta che in caso di ricezione di telefonate da persone che si spacciano per avvocati o membri delle Forze dell’Ordine e chiedono denaro per aiutare un familiare, è di fondamentale importanza non farsi prendere dalla fretta, prendere tempo, non cedere subito alle subdole richieste ma invece contattare il numero di emergenza 112 o un parente di fiducia. Anche in presenza di casi sospetti, è fondamentale avvisare immediatamente le forze dell’ordine che sapranno indirizzare sui comportamenti da seguire ricordando, come buona prassi, che i Carabinieri non chiedono mai il versamento di somme di denaro, beni o di fornire dati bancari mentre chi lo fa è sicuramente un truffatore.