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  • Tre uomini incappucciati su un’auto scura: le telecamere di Schiavi non aiutano le indagini

    Visionate dai Carabinieri le immagini della videosorveglianza a Schiavi di Abruzzo dopo il furto a danno di un tabacchi la notte scorsa. Le immagini, di pessima qualità, mostrano in realtà ben poco: tre uomini incappucciati che si allontanano dal centro abitato, in direzione fondovalle Trigno, a bordo di un’auto scura. Il colpo è stato messo a segno quando era ancora buio, prima dell’alba, e dunque le immagini non sono nitide né definite a tal punto da consentire ai militari dell’Arma il riconoscimento del modello dell’auto, né di leggere la targa. In sostanza un buco nell’acqua, che mostra gli evidenti limiti tecnologici del sistema di videosorveglianza installato all’ingresso e all’uscita del paese. Immagini di scarsa o nulla utilità ai fini delle indagini avviate dai Carabinieri coordinati sul posto dal maresciallo comandante Walter Scampamorte e supervisionate dal capitano Alfonso Venturi, comandante della compagnia di Atessa.

    Pochi giorni fa furti analoghi sono stati messi a segno in due centri dell’Alto Molise. Anche in quel caso i ladri fecero effrazione e ripulirono due tabacchi. Su quegli episodi indagano i Carabinieri della compagnia di Agnone, al comando del capitano Christian Proietti, competente per territorio. Non è da escludere, dunque, che il colpo a Schiavi sia collegato alla stessa banda di ladri.

    Intanto, in riferimento all’episodio di cronaca di Schiavi, si apprende che il bottino, tra sigarette e gratta e vinci, si aggira intorno ad una cifra quantificabile in qualche migliaio di euro.

    In merito agli oggettivi limiti tecnici del sistema di videosorveglianza, sarebbe invece opportuno e probabilmente risolutivo sostituire le attuali telecamere con apparecchiature in grado di leggere le targhe, una spesa di poche centinaia di euro sicuramente alla portata del Comune di Schiavi.

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