«Tre persone ferite, di cui una gravemente, in un solo giorno, ieri, e un cane di proprietà, ucciso nello spazio aperto di un cantiere il 10 ottobre scorso. Sono, in ordine di tempo, le ultime vittime “collaterali” della pratica venatoria nel nostro paese di cui parlano i media, dopo il colpo che è stato fatale, domenica 30 settembre, nell’Imperiese, al giovane Nathan. A costo di sembrare insistenti, perché in effetti l’indignazione ci rende tali, continuiamo a chiedere alle autorità competenti quantomeno la sospensione della caccia la domenica, il raddoppio delle distanze di sicurezza e procedure aggravate, ivi compresi adeguati controlli medici, per la concessione delle licenze per il porto d’armi a uso sportivo e venatorio».
Così l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, commentando gli incidenti di caccia di ieri. «Governo e Regioni – sottolinea – non restino a guardare».