La Polizia di Stato di Campobasso ha notificato l’avviso di concluse delle indagini preliminari emesso dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di un imprenditore campano di 66 anni che dovrà rispondere dei reati di truffa e tentata truffa aggravata nonché di frode nel commercio in continuazione tra loro, in quanto responsabile della vendita di accessori non originali di un noto marchio di aspirapolvere.
Le indagini condotte dagli agenti della DIGOS della Questura di Campobasso, iniziate nel giugno del 2020, hanno consentito di accertare quattro truffe consumate per un valore complessivo di alcune centinaia di euro, mentre altre quattro truffe sono state sventate grazie al tempestivo e provvidenziale intervento degli agenti di Polizia.
Sempre uguali le modalità con cui è stata attuata la truffa: presunti addetti alle vendite generalmente di sesso femminile con accento marcatamente campano, contattavano telefonicamente le vittime spacciandosi per consulenti del marchio e proponendo l’acquisto di accessori originali, nuovi o rigenerati a prezzi scontati e molto vantaggiosi rispetto a quelli reali, con pagamento in contanti alla consegna attraverso corrieri autorizzati. Gli ignari acquirenti solo al momento dell’apertura del plico e dopo aver pagato la somma richiesta, si rendevano conto della non corrispondenza dei prodotti che si rivelavano palesemente non originali né autentici.
Le indagini svolte hanno consentito di appurare che le vittime di questo raggiro sono perlopiù donne in età avanzata, che spesso vivono da sole e pertanto più vulnerabili. La truffa ha avuto una notevole diffusione su tutto il territorio nazionale, a tal punto che la stessa ditta titolare del marchio ha diffuso sul proprio sito un avviso a tutela della clientela.