AGNONE – Ancora disagi per quanto riguarda il settore trasporto pubblico nell’Alto Molise. Solo nei giorni scorsi abbiamo dato notizia di un autobus in panne, partito da Carovilli nella tarda mattina, rimasto per strada mentre tentava di raggiungere la val di Sangro. Un copione già visto decine se non centinaia di volte che si è ripetuto nella mattinata di oggi. Questa volta a patire i disagi dell’ennesimo guasto meccanico gli operai pendolari del turno di mattina, partiti praticamente di notte dall’Alto Molise per raggiungere i siti produttivi sulla val di Sangro. «Non ne possiamo più, – protestano i pendolari – questa mattina siamo rimasti a piedi a Villa Santa Maria. Ormai è diventata una barzelletta, gli autobus si rompono un giorno sì e l’altro pure». L’autobus di linea pare abbia accusato un guasto meccanico e si è reso necessario l’intervento di un autobus sostitutivo. «La ditta ha inviato un mezzo in sostituzione, ma per i famosi tempi tecnici abbiamo dovuto aspettare un’ora per strada. – protestano ancora i pendolari – E ovviamente siamo arrivati a destinazione, cioè sui nostri posti di lavoro, con oltre un’ora di ritardo. Ciò significa che verremo anche penalizzati dal punto di vista economico, perché a causa di questi ritardi subiremo delle decurtazioni sugli stipendi». E ovviamente i disagi si sono avuti anche per gli operai del turno di notte smontanti, che hanno dovuto attendere l’arrivo dell’autobus con oltre un’ora di ritardo e dunque rincasare ben oltre il normale orario. Nel mirino, ancora una volta, finiscono le ditte di trasporto: «Lo sanno tutti, ma non si risolve mai niente: autobus con milioni e milioni di chilometri, che nonostante la manutenzione si rompono perché ormai troppo vecchi. Ma tanto cosa importa, i disagi li dobbiamo sopportare noi operai…».
Un altro autobus in panne: la “barzelletta” continua per gli operai dell’Alto Molise
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