Esattamente un anno fa il Covid portò via all’affetto dei suoi cari, ma all’intero territorio dell’Alto Molise che lo conosceva e stimava, il sorriso di Angelo Palomba, originario di Poggio Sannita. Nell’anniversario della sua scomparsa il ricorso commosso e affettuoso arriva dal fratello Tonino, che ovviamente si esprime a nome della intera famiglia dello scomparso. Di seguito il testo scritto da Tonino Palomba.
In memoria di Angelo (4 marzo 2021/2022). Ad un anno dalla scomparsa di Angelo, mio fratello, ci ritroviamo qui a ricordarlo: famiglia, amici e persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. E’ trascorso un anno non saprei dire se è stato lungo, breve o cosa. Di certo è incredibile. Che Angelo non sia più tra noi è incredibile, inaccettabile, inimmaginabile. Ma così è, purtroppo. Noi che abbiamo la fortuna di avere una Fede, ad essa ci affidiamo per cercare impossibili risposte. A nome mio e della famiglia, ringraziamo dal profondo del cuore tutti coloro che, da un anno a questa parte, ci sono stati vicini. Che non hanno fatto mancare amicizia e affetto a Felicia e ai bambini. Uno slancio incredibile di solidarietà ricevuta da tutti: parenti, colleghi di lavoro, compaesani, che vivono qui e altrove, amici di altri paesi, semplici conoscenti e persone rimaste anonime. Da ogni dove, a cominciare da Agnone, se posso dire, il paese adottivo dove Angelo, benvoluto e apprezzato, svolgeva quotidianamente il suo servizio; proseguendo con Isernia, Campobasso, Pescara, Vasto, Termoli e tantissimi altri posti. In un momento di grande sconforto e dolore, la loro vicinanza ci ha fatto sentire meno soli. Soprattutto ci ha testimoniato il bene che Angelo ha seminato lungo il suo percorso terreno. Nel suo modo di essere innatamente buono, semplice, umile, generoso, amico di tutti. Mai sopra le righe o una parola di troppo. Quanti lo hanno conosciuto ne ricordano episodi e circostanze o una qualche particolare situazione in cui hanno ricevuto da mio fratello disponibilità, cortesia, attenzione. Ed è questo il patrimonio e l’insegnamento più importante che lascia ai suoi bambini Marialuisa e Nicolas, poter essere fieri del loro papà che ha dato loro tutto l’amore di cui era capace, ha vissuto per loro facendo il suo dovere come si conviene e fino in fondo. Che anche dal Cielo li assisterà, sarà al loro fianco e li guiderà nella crescita da vero Angelo custode. Un papà esemplare a cui tutti hanno voluto bene e da tutti ricordato per il bene di cui ha saputo circondarsi.