“Con una spesa di poco superiore a 570 mila euro la Regione Abruzzo potrà acquistare 305 defibrillatori semiautomatici esterni e dotare ogni singolo Comune di questo importante dispositivo per la cura dell’arresto cardiaco“.
Con queste parole il consigliere di Sinistra italiana Leandro Bracco ha presentato il progetto di legge per l’introduzione dei defibrillatori semiautomatici in ogni Comune della regione. Bracco ha posto in risalto che “la cronaca, purtroppo, riporta continuamente episodi in cui persone anche giovanissime perdono la vita per un arresto cardiaco che, se non viene trattato in tempi brevissimi, porta alla morte. Infatti, l’infarto può colpire chiunque, senza alcun preavviso, a prescindere dal sesso, dall’età e dalle condizioni sociali o economiche”.
Ogni anno una persona su mille viene colpita dalla cosiddetta “morte cardiaca improvvisa” e considerando la popolazione italiana, secondo Bracco “si parla di circa sessantamila morti all’anno, 150 al giorno, una ogni 9 minuti: attualmente solo il 2% delle persone colpite viene salvata grazie alla pronta disponibilità di un defibrillatore. L’evento che causa l’arresto cardiaco è nell’85% dei casi la fibrillazione ventricolare, patologia cardiaca che può essere risolta solamente con l’utilizzo di un defibrillatore”.
“Il tempo per intervenire è strettissimo: le percentuali di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% al minuto – sottolinea il Consigliere di Sinistra italiana – se non si interviene con il defibrillatore. Se una vittima in arresto cardiaco non viene defibrillata entro 10 minuti le sue possibilità di sopravvivenza sono inferiori al 2%. In caso di arresto cardiaco, l’unico trattamento efficace è dunque il defibrillatore”.
I mezzi di soccorso presenti sul territorio, spesso per motivazioni diverse, non possono arrivare in tempo utile per soccorrere il paziente e molto spesso non possono far altro che constatarne il decesso. Si pensi ai Comuni abruzzesi di montagna dove l’intervento dei mezzi di soccorso, se non presenti in loco, può arrivare molto tempo dopo rispetto alla segnalazione di una persona colpita da infarto. Gli abitanti di queste zone, in assenza di defibrillatori in loco, sono destinate, in caso di arresto cardiaco, a morte sicura. La proposta di legge “vuole dotare – nelle intenzioni di Bracco – ogni singolo Comune abruzzese di un proprio defibrillatore da utilizzare sul territorio nel più breve tempo possibile e con costi contenuti. Infatti, quando si parla di tali tipi di attrezzature mediche si pensa che le stesse abbiano dei costi elevatissimi, mentre in realtà il costo di un buon defibrillatore semiautomatico esterno si aggira intorno ai 2.500 euro. Una spesa irrisoria che dunque può salvare molte vite”. Nel progetto di legge si spiega inoltre che la spesa di 2.500 euro per l’acquisto di ogni singolo strumento è così ripartita: la somma di €. 1.875,00 (pari al 75% del costo totale) è a carico della Regione Abruzzo, mentre la rimanente somma di €. 625,00 (pari al 25% del costo totale) è a carico del Comune interessato all’acquisto e utilizzo del defibrillatore.
“Vorrei infine ricordare – conclude Leandro Bracco – che questo dispositivo è un apparecchio in grado di erogare una scarica elettrica al cuore qualora sia necessario, provocando uno shock elettrico per azzerare il battito cardiaco e ristabilirne il ritmo. Per questi motivi il defibrillatore è giustamente definito salvavita”.