Come tradizione oggi, 4 dicembre, si è festeggiata Santa Barbara, Patrona dei Vigili del Fuoco presso la Sede Centrale dei Vigili del Fuoco di Isernia, intitolata al comandante Colangelo, originario di Schiavi di Abruzzo.
Alle ore 10.30, presso l’aula didattica, è stata celebrata da Mons. Camillo Cibotti Vescovo di Isernia – Venafro, alla presenza delle Autorità Civili e Militari, oltre ai Rappresentanti dei vari Enti e del personale Vigilfuoco.
Al termine della Santa Messa, il Comandante Giangiobbe nel porgere i saluti agli interessati ha tenuto una breve allocuzione.
Il Prefetto Montella e il Comandante hanno consegnato, al termine della cerimonia, gli attestati di riconoscimento al personale in servizio e in quiescenza pervenuti dal Dipartimento.
Alle ore 11.45 circa, nel cortile interno del Comando, un breve un breve saggio dimostrativo con alcune manovre da parte del personale VF, a cui hanno partecipato tutti gli ospiti e alcune scolaresche (Istituto Comprensivo di Colli al Volturno, plessi di Cerro al Volturno, Sant’Agapito e Longano)
Durante la manifestazione per i bimbi in visita e per le scolaresche a cura del personale delle Associazione del CNVVF sezioni di Campobasso e Isernia è stata allestita una mini “pompieropoli”.
La preghiera del Vigile del Fuoco, scritta da Auro d’Alba, altro figlio illustre di Schiavi di Abruzzo.
Iddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi,
arda nei nostri petti, perpetua, la fiamma del sacrificio.
Fa più ardente della fiamma il sangue che ci scorre nelle vene,
vermiglio un canto di vittoria.
Quando la sirena urla per le vie della città,
ascolta il palpito dei nostri cuori votati alla rinuncia.
Quando a gara con le aquile verso di Te saliamo,
ci sorregga la Tua mano piagata.
Quando l’incendio, irresistibile avvampa,
bruci il male che s’annida nelle case degli uomini,
non la ricchezza che accresce la potenza della Patria.
Signore, siamo i portatori della Tua Croce,
e il rischio e’ il nostro pane quotidiano.
Un giorno senza rischio e’ non vissuto,
poiché per noi credenti la morte e’ vita, e’ luce