CAROVILLI – Campane a lutto per l’intera giornata di ieri nel comune alto molisano per il via definitivo alla Legge Cirinnà sulle unioni civili deciso dal Governo centrale. L’iniziativa è stata del parroco della chiesa di Santa Maria Assunta di Carovilli, don Mario Fangio, che dopo aver appreso del placet della Camera fra coppie omosessuali ed etero ha stigmatizzato l’attuale indirizzo politico facendo rintoccare a “morto” le campane della sua chiesa ed affiggendo sul portone del tempio sacro un cartello con su scritto: “Annuncio funebre: le campane a morto annunciano con dolore che, con l’approvazione della legge Cirinnà votata anche dai cattolici, ieri sera sono morti il matrimonio e la famiglia secondo natura tra uomo e donna. Una prece per chi ne è stato la causa”.
“In questa maniera muore il concetto di famiglia” avrebbe poi detto ai tanti cittadini che chiedevano al sacerdote del perché dei rintocchi a lutto. Don Mario rappresenta il fronte cattolico che si è inutilmente opposto alla decisione delle unioni civili che il ministro Maria Elena Boschi ha detto ai sindaci di ogni comune di dover rispettare perché legge di Stato. Don Mario Fangio è un sacerdote convinto e inoppugnabile, con una fede ed un credo profondi. Più piccolo di tre fratelli tutti con l’abito talare, originari di Castiglione Messer Marino (CH) e cugini del noto pluricampione di Formula Uno, Manuel Fangio. Don Giovanni Fangio, il primo, parroco della chiesa di Sant’Emidio di Agnone; don Felice, il secondo, parroco nella frazione Villa San Michele di Vastogirardi, infine don Mario parroco a Carovilli.
Vittorio Labanca