«Finalmente si è concluso il richiamo per i nostri over 80, vaccinati presso l’ambulatorio del Comune di Poggio Sannita. Grazie al dottor Di Nucci, al dottor Pescetelli, a Martina Amicone e al gruppo volontari dell’associazione nazionale Carabinieri di Agnone. Grazie da parte dell’amministrazione comunale di Poggio Sannita». Sono le parole di Lucietta Amicone, componente della Giunta Orlando che guida il piccolo centro montano dell’Alto Molise, a commento della conclusione della campagna vaccinale per gli over ottante che si è conclusa solo nei giorni scorsi. Operazioni che procedono a rilento, dunque, nonostante gli sforzi organizzativi della macchina di medici, infermieri e volontari allestita dal vicino Comune di Agnone.
«Presso l’ambulatorio comunale sono stati vaccinati gli anziani che non si sono potuti recare nel centro vaccinale di Agnone. – ha aggiunto il sindaco di Poggio, Giuseppe Orlando – In teoria avrebbero avuto il diritto di ricevere il vaccino presso le loro abitazioni, ma la maggior parte di essi, con grande senso di responsabilità e collaborazione, ha accettato di ricevere la dose presso l’ambulatorio. Questo per permettere all’equipe sanitaria di Agnone di risparmiare tempo prezioso e anticipare la vaccinazione delle altre categorie. Tale proposta, avanzata dai responsabili dell’unità vaccinale di Agnone, è stata immediatamente recepita dalla nostra amministrazione ed in particolare dall’assessore Lucietta Amicone che ha provveduto a contattare i pazienti organizzando in maniera egregia il calendario giornaliero delle vaccinazioni». Un servizio che funziona, dunque, secondo il parere del sindaco Orlando, grazie anche alla disponibilità delle persone anziane del posto, ma che andrebbe potenziato. E qui l’appello alla Regione e all’Asrem: «Prendendo spunto da quanto emerso dall’ultima Conferenza dei Sindaci, sempre nell’ottica di accelerare la vaccinazione delle altre categorie, sarebbe opportuno incrementare le unità sanitarie di intervento e autorizzare anche quelle costituite e formate a livello locale, dislocandole sui nostri territori presso strutture idonee. – spiega il primo cittadino Orlando – I sindaci sono pronti, i pazienti pure, raccomandiamo ai responsabili regionali di effettuare uno sforzo organizzativo per poter consentire alle periferie di avere gli stessi tempi operativi dei grossi centri».