Una richiesta formale, da parte dell’Asrem, di individuare dei locali idonei per le vaccinazioni Covid del personale dipendente, alla quale l’ospedale “Caracciolo” inspiegabilmente non avrebbe risposto nei tempi previsti. Ci sarebbe questo ritardo, imputabile secondo i sindacati alla locale dirigenza sanitaria, alla base del mancato avvio delle vaccinazioni anti Covid presso l’ospedale di Agnone. E, stando alle voci che circolano, nei prossimi giorni il personale sarà costretto a raggiungere Isernia per potersi sottoporre a vaccinazione.
Ne dà notizia Bruno Delli Quadri, sindacalista della Cisl Fp: «La CISL FP venuta a conoscenza delle intenzioni dell’azienda di sottoporre alla vaccinazione il personale dipendente dell’ospedale di Agnone presso la struttura ospedaliera di Isernia si oppone fermamente. – spiega il sindacalista – Nel rimarcare uguali diritti dei lavoratori del presidio ospedaliero di area disagiata rispetto agli altri lavoratori di altri nosocomi si invitano i responsabili, per quanto di competenza, in regime di urgenza ad individuare i modi ed i tempi per la somministrazione del vaccino presso la struttura altomolisana come già avvenuto recentemente per la somministrazione del vaccino antinfluenzale.
L’attivazione di un ambulatorio di vaccinazione andrebbe anche a beneficio della popolazione tutta dell’Alto Molise viste le disposizioni ministeriali che richiedono la vaccinazione nella prima fase anche agli ultra ottantenni».
«Inoltre – continua Delli Quadri – la CISL FP chiede chiarimenti in relazione alla nota, a firma del Direttore Sanitario aziendale Dottoressa Maria Virginia Scafarto, del 28/12/2020 avente ad oggetto l’individuazione dei locali per le vaccinazioni». Il sindacato chiede «perché le strutture preposte non abbiano in nessun modo previsto i locali richiesti per l’ospedale di Area Disagiata San Francesco Caracciolo di Agnone.
Si resta in attesa di un positivo e celere riscontro nel rispetto dei lavoratori e di tutta la popolazione dell’ Alto Molise».