AGNONE – Avevano promesso di mettere in sicurezza l’ex Istonia 86 in pochi giorni così da permettere il transito a minibus che quotidianamente trasportano gli studenti dell’alto Vastese negli istituti superiori di Agnone. Sono trascorsi un mese e ventidue giorni dalla chiusura della viadotto “Sente – Longo”, ma quella promessa è rimasta tale. Non è servita neppure la minaccia da parte di numerosi genitori di trasferire i loro figli nelle scuole di Vasto. Infatti ad oggi gli studenti residenti nei centri al confine con il Molise, in tutto una quarantina, continuano ad affrontare una vera e propria odissea viaria. Per raggiungere Agnone impiegano oltre un’ora (solo andata) rispetto ai venti minuti di prima, quando il ponte “Sente” era aperto.
Partendo da Castigliane Messer Marino, il nuovo percorso prevede il passaggio per Schiavi di Abruzzo, comune a 1172 metri sul livello del mare, di seguito la discesa sulla fondovalle Trigno e l’innesto sulla fondovalle Verrino che conduce nel capoluogo altomolisano. Un giro pazzesco che mette a dura prova la pazienza degli studenti, i quali si sentono sempre più presi in giro dalle istituzioni, in particolare dalle Province di Chieti e Isernia, i due enti gestori dell’ex Istonia 86 attualmente percorribile solo dalle auto. Il tutto accade alla vigilia di mesi dove storicamente il maltempo la fa da padrone con abbondanti nevicate. Immaginabili i disagi a cui si va incontro senza calcolare la mancata partenza degli autobus in casi come appunto neve e formazione di ghiaccio.
“Siamo alle solite – ci dice uno studente al quarto anno di liceo Scientifico, residente in un centro dell’alto Vastese – dopo la chiusura della galleria di Belmonte del Sannio, riaperta solo dopo numerose proteste e l’arrivo di Striscia la Notizia, ora bisogna fare i conti con la grana del viadotto Sente. E’ una situazione intollerabile – prosegue – soprattutto perché ci era stato garantito il transito sull’ex Istonia 86 che in qualche maniera consente di arrivare ad Agnone in una quarantina di minuti”. A riguardo stanziati 350 mila euro grazie all’interessamento dell’assessore regionale, Vincenzo Niro. Soldi con i quali sarebbe dovuta avvenire la messa in sicurezza dei 17 chilometri che portano da Castiglione, passando per il bivio di Secolare, ad Agnone. Tuttavia i nuovi lavori tardano a partire. E’ la burocrazia, bellezza! E tu non puoi far niente, avrebbe parafrasato Humphrey Bogart. Proprio così, perché siamo in Italia, o meglio al confine della terra di nessuno, dove prima si chiudono i ponti e poi forse si reperiscono i soldi per asfaltare l’arteria alternativa ridotta ad una mulattiera dilaniata da buche, frane, strettoie e chi più ne ha più ne metta. Nel frattempo l’anno scolastico non aspetta la partenza delle opere con gli studenti che nei prossimi giorni si dicono pronti ad inscenare iniziative clamorose nei confronti di chi continua a prenderli per i fondelli.