AGNONE – Sempre più gravi le condizioni in cui versa il viadotto “Verrino” principale arteria di collegamento verso Napoli, Roma e Vasto nonché porta di accesso ad Agnone. A preoccupare e non poco le centinaia di automobilisti che quotidianamente lo percorrono, lo stato comatoso del manto stradale ridotto ai minimi termini con buche (è un eufemismo) disseminate dappertutto lungo i 1584 metri. Realizzato negli anni ’70 con l’obiettivo di far uscire dall’isolamento i centri del Molise altissimo, era gestito dall’Anas e successivamente passò sotto la competenza della Provincia di Isernia con l’allora presidente Raffaele Mauro. Passaggio doloroso se si considera la scarsa manutenzione, anche ordinaria, non effettuata nel corso degli anni causa i pochi fondi a disposizione dell’ente di via Berta con il quadro attuale sotto gli occhi di tutti.
Un quadro che precipita soprattutto quando piove con il ponte ridotto ad una vera e propria pozzanghera che favorisce il fenomeno dell’acquaplaning. A riguardo numerose le segnalazioni con tanto di foto e video giunte in redazione da parte di automobilisti che testimoniano, se ce ne fosse ancora bisogno, la pericolosità di un’arteria, la quale necessiterebbe di interventi urgenti. “Prima o poi ci scappa il morto”, il disarmante commento di un automobilista pendolare che tutti i giorni si reca ad Isernia transitando per il viadotto. Intanto, come a lavarsene le mani, la Provincia ha deciso di abbassare i limiti di velocità portandoli a 50 Km/h. E al momento a nulla è valsa la richiesta del Comune di Agnone affinché il viadotto torni ad essere gestito dall’Anas.