AGNONE. Foto da brivido che mettono in evidenza, ove ce ne fosse bisogno, la pericolosità di un viadotto che collega l’Alto Molise con il resto del mondo. Sono quelle scattate questa mattina da l’Eco online sul punte ‘Verrino’ alle porte di Agnone e dilaniato da profonde buche. Vere e proprie voragini la cui altezza, in alcuni casi, supera anche i dieci centimetri.
Ma non è tutto, perché nel reportage fotografico risalta la fuoriuscita di cemento e ferro in alcune zone centrali della carreggiata attraversata da centinaia di automobilisti, nonché pullman di linea e mezzi di soccorso che quotidianamente raggiungono Isernia e Campobasso. A detta di molti utenti, cosa ancor più grave, la totale assenza di segnaletica che avverte dei pericoli. La struttura è gestita dalla Provincia di Isernia che in un recente passato si è vista recapitare istanze di cospicui risarcimenti da parte di automobilisti, i quali, hanno fatto i conti con lo scoppio di pneumatici o la rottura di componenti meccaniche.
Per la messa in sicurezza del “Verrino”, la Regione Molise ha messo sul tavolo circa 800mila euro. Lavori che dovrebbero partire a primavera, intanto chi percorre quel ponte, dove in alcuni tratti i limiti di velocità sono stati abbassati a 20 chilometri orari, continua a rischiare la vita.
Proseguendo in direzione Agnone Nord non va meglio all’interno della galleria “Valle Civitella”. Innumerevoli infiltrazioni di acqua che si riversano su entrambe le carreggiate, infatti, rendono viscido ciò che resta del tappetino di asfalto favorendo il pericolosissimo fenomeno dell’acquaplaning. In più il traforo, realizzato sotto il quartiere San Lorenzo, manca di una adeguata illuminazione.