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  • Violenza di genere: sensibilità e capacità di ascolto, il valore aggiunto delle donne Carabiniere

    Oggi ricorre la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Pescara, in stretta sinergia con la locale Magistratura, assicura un’azione quotidiana di contrasto ad ogni forma di comportamento violento o discriminante sia fisico che psicologico.

    L’impegno dell’Arma è principalmente volto a garantire la sicurezza di tutte le donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, quei delitti, come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime.

    Un’azione che trova straordinario conforto nel ruolo assolto dal personale femminile in servizio presso il Comando Provinciale, sempre in prima linea nel contrasto ai reati di genere. Il lavoro prezioso e insostituibile può sintetizzarsi nelle loro riflessioni sull’essere donna nell’Arma dei Carabinieri:

    «Benché le Istituzioni militari si siano “aperte” all’arruolamento femminile solo dal 2000, il nostro ruolo nell’Arma dei Carabinieri si estende a tutte le carriere e le specializzazioni. Il nostro impiego, svolto con professionalità, determinazione e sensibilità, abbraccia oggi tutte le posizioni di comando e leadership nell’Arma, assicurando una maggiore diversità di prospettive ed arricchendo l’ambiente professionale. Il personale femminile nei Carabinieri è decisivo nel creare legami con le comunità, facilitando il contatto con la gente e generando una naturale empatia».

    «Noi donne carabiniere svolgiamo un ruolo fondamentale nel contrasto alla violenza di genere grazie alla nostra sensibilità e alla capacità di ascolto. La presenza di una figura femminile porta un contributo importante nella gestione dei reati di genere perché infonde una maggiore fiducia tra le vittime e l’Istituzione, agevolandone l’avvicinamento. Le donne carabiniere, infatti, sono spesso percepite dalle vittime come figure a cui è più facile rivolgersi per raccontare la propria esperienza, favorendo la denuncia e l’avvio di percorsi di protezione».

    Nel 2024, rispetto al 2023, i delitti denunciati nella provincia, con riferimento al Codice Rosso, sono in leggero aumento, sono passati da 286 a 307. Dall’esame dei dati relativi alla situazione al 31 ottobre 2025 – 251 casi – non si rileva un sostanziale incremento rispetto agli anni precedenti.

    Rivolgendo lo sguardo al futuro, l’Arma intende confermare e potenziare il proprio contributo nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, cercando di intercettare in anticipo, attraverso segnali apparentemente irrilevanti, i singoli episodi delittuosi che troppo spesso si manifestano nella loro gravità in una fase già critica, se non letale.

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