Il Comune di Campobasso rinnova la campagna di prevenzione contro la diffusione delle zanzare, con un’attività informativa che avrà luogo venerdì 11 luglio (dalle ore 17 alle 20) a sabato 12 luglio (dalle ore 10.30 alle 13.30) presso piazza Vittorio Emanuele II. Sarà allestito un gazebo gestito da personale specializzato, dove i cittadini potranno ricevere gratuitamente un kit antilarvale per uso domestico.

L’intervento rientra nel programma di disinfestazione antilarvale avviato dal mese di marzo in tutto il territorio cittadino, in linea con le disposizioni sanitarie vigenti. Si ricorda che il trattamento “adulticida”, talvolta richiesto in modo improprio, non è previsto come attività sistematica, poiché può comportare rischi per la salute e l’ambiente.
Il Comune promuove costantemente attività di sensibilizzazione per favorire la collaborazione tra amministrazione e cittadini, sottolineando l’importanza di intervenire anche negli spazi privati, dove la presenza di ristagni d’acqua facilita la riproduzione delle zanzare.

Alla luce delle mutate condizioni climatiche, che ne favoriscono la proliferazione, adottare comportamenti consapevoli e utilizzare strumenti adeguati rappresenta la strategia più efficace per contenere il problema.
Tutti gli altri sindaci del Molise e anche dell’Alto Molise e Alto Vastese continuano invece a spendere denaro pubblico per avvelenare l’ambiente con sostanze che non sono certo acqua santa e attuando protocolli non previsti. Il trattamento adulticida, infatti, può essere impiegato solo in casi di accertata infestazione, se c’è una emergenza sanitaria. Questo dice l’Ispra: «L’uso di insetticidi nebulizzati nell’ambiente dovrebbe essere un’opzione a cui ricorrere in via straordinaria e solo nel caso di una comprovata elevata densità di adulti in siti sensibili quali scuole, ospedali, strutture residenziali
protette, o in presenza di rischio epidemico».
A beneficio dei sindaci che continuano ad avvelenare l’ambiente con i soldi dei cittadini, offriamo il link allo studio dell’Ispra QUI. Basta saper leggere e comprendere l’italiano.