AGNONE. Lotti della zona artigianale Giovanni Paolo II, l’ufficio tecnico del Comune di Agnone boccia le controdeduzioni delle cinque ditte che non hanno rispettato il contratto di compravendita (in particolare all’articolo 14 obblighi dell’acquirente – clausola risolutiva), e avvia le procedure di recupero delle aree.
Il tutto riportato in una determina dirigenziale pubblicata sul sito del Comune.
Le ditte in questione (Sammartino Costruzioni Srl, Buccivoice srl, Aedon Energy srl, Pontificia fonderia Marinelli snc, ditta Pasquale Mastronardi) al momento della stipula del contratto con il Comune, che prevedeva la realizzazione di infrastrutture da adibire ad attività produttive o commerciali, avevano l’obbligo entro due anni di iniziare i lavori, ed entro cinque completarli. Pena il ritiro dei lotti senza la restituzione della somma versata al momento dell’acquisto. Allo stesso tempo il Comune aveva la facoltà di rimettere in vendita le aree ritirate.
“Le ragioni addotte dalle ditte assegnatarie – si legge nella determina dirigenziale che fa seguito all’invito di produrre le controdeduzioni al mancato avvio delle opere – non appaiono riconducibili a profili necessari e sufficienti a legittimare il protrarsi di una situazione di paralisi pergiudizievole al perseguimento dell’interesse pubblico sotteso allo sviluppo di attività produttive e alle connesse ricadute occupazionali (fine, quest’ultimo, perseguito con l’assegnazione dei lotti dell’area Pip)”.
La vicenda è stata sbloccata in seguito ad una diffida che invitava il Comune di Agnone ad applicare la clausola risolutiva. La diffida è stata presentata dall’avvocato, Giovanni De Notariis, legale della ditta “Gc Motors” di Agnone. Nei mesi scorsi i titolari della Gc Motors avevano provveduto a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Isernia e la Corte dei Conti di Campobasso che ravvvisava le presunte irregolarità.
A dare impulso all’avvio delle procedure del ritiro dei lotti, una serie di controlli fatti in Comune dagli uomini della Guardia di Finanza di Isernia coordinati dal comandante Amedeo Gravina. I militari hanno acquisito l’intera documentazione sui contratti di compravendita.
Anche le opposizioni in consiglio comunale, tramite il consigliere Lorenzo Marcovecchio si erano interessate della vicenda. In una interrogazione, infatti Marcovecchio, chiedeva al sindaco Michele Carosella di fare luce sui contratti di compravendita scaduti da tempo.