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  • Zona Pip e lotti da ritirare, blitz della Guardia di Finanza in Comune

    AGNONE. Mancata realizzazione di infrastrutture nella zona artigianale Giovanni Paolo II, gli uomini del comando provinciale delle Fiamme Gialle di Isernia visitano il Comune di Agnone. E’ dell’ultima ora la notizia che personale in borghese della Guardia di Finanza, giovedì mattina si è recato presso l’ufficio tecnico del comune altomolisano.

    Scopo del blitz, l’acquisizione della documentazione riguardante l’area Pip. Il tutto fa seguito ad un esposto di un imprenditore del posto alla Corte dei Conti e Procura della Repubblica di Isernia. Nella denuncia si lamenta l’inosservanza del contratto di compravendita (articolo 14) di alcuni lotti stipulato tra Comune di Agnone e privati.  Due i contratti finiti sotto la lente di ingrandimento anche se altri (tre-quattro) sono in scadenza. Ma cosa prevedeva il contratto stipulato tra le parti? L’articolo 14 non lascia interpretazioni equivoche: entro cinque anni dall’acquisto bisognava realizzare infrastrutture da adibire ad attività produttive o commerciali. Pena della mancata realizzazione delle opere, il ritiro dell’area assegnata con conseguente rimessa in vendita. Tutto a vantaggio del Comune.

    A riguardo il 25 febbraio scorso, il responsabile del settore tecnico del Comune di Agnone, Nicola Cerimele ha sollecitato con una lettera il segretario comunale ad “attivare tutte le procedure necessarie per mettere in atto la clausola risolutiva prevista dal contratto di compravendita all’articolo 14”. Già in un recente passato l’ufficio tecnico ha sollecitato più volte segretario e giunta comunale ad intervenire.

    Infine si apprende che sarebbero una decina le aziende interessate ad acquistare lotti nella zona artigianale Giovanni Paolo II.

    Nel numero di marzo (poi pubblicato sul sito),  L’Eco dell’Alto Molise ha trattato la vicenda con un ampio servizio.

    mdo

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