CHIETI – Ancora non è ben chiaro ai più il DPCM emanato in data 11.03.2020 e nemmeno le conseguenze che sta avendo sulla vita quotidiana di tutti. Sono nove le denunce dei Carabinieri della Compagnia di Chieti, 2 a Francavilla, 3 a Guardiagrele e 2 a Sambuceto, San Giovanni Teatino ai sensi dell’art. 650 del codice penale. I destinatari sono stati controllati e trovati senza la prevista autocertificazione, ma soprattutto senza una valida e comprovata motivazione sanitaria, lavorativa o di necessità. A Francavilla due uomini di 26 e 45 anni si erano mossi per comprare le ricariche delle sigarette elettroniche, tre persone di origine indiana di 24 e due di 41 anni sono arrivati fino a Guardiagrele per fare una passeggiata sotto le stelle, a Sambuceto due coniugi di 45 e 44 anni di Pescara sono stati trovati a gironzolare nei pressi del Bocciodromo. Tra l’altro, uno dei soggetti stranieri è stato trovato alla guida senza mai aver conseguito la patente. Altre tre persone di origini pakistane, di 23, 42 e 28 anni appena scesi dall’autobus da Pescara provenienti da Città Sant’Angelo volevano farsi un giro a Chieti.
Severe punizioni anche nei confronti di chi, in un momento di estrema paura per tutti, mosso da spirito “blogger”, diffonde notizie allarmanti in merito a presunti contagi: è di oggi la denuncia da parte dei Carabinieri di Chieti, per procurato allarme, nei confronti di un giovane il quale, nell’intento di indurre le persone a restare a casa, ha diffuso un messaggio vocale affermando l’esistenza di un focolaio di contagi in un paese del Chietino. Il messaggio è diventato virale nel giro di una serata disseminando il panico generale. I Carabinieri stanno effettuando un monitoraggio sul web e social di tutte le fake news pubblicate in merito al coronavirus che riguardano l’Abruzzo ed in particolare la provincia di Chieti.
«Focolaio in un paese del Chietino», messaggio virale: giovane denunciato per procurato allarme
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