Poi dice che uno diventa volgare…
Ma un ministro della repubblica che viene in un’area depressa come l’Alto Molise a dire: «alle imprese locali non servono aiuti dallo Stato, ma meno burocrazia», ci fa o ci è?
E ci è partito da Roma, a spese nostre, il ministro del Lavoro per grazia ricevuta, per venire a sparare questa colossale ovvietà tra i monti dell’Alto Sannio?
Lo sapevamo già che ci serve meno burocrazia, perché è quella che blocca le imprese, come sappiamo che ci vorrebbero meno tasse, perché sono quelle che frenano la ripresa, ma di grazia, ministro Giuliano Poletti, secondo te chi deve tagliarla la burocrazia?
Forse noi gente di montagna? Noi disoccupati? Noi cronisti di provincia senza un euro in tasca? O forse proprio il ministro del Lavoro insieme ai suoi commensali a Palazzo Chigi?
Per la serie sai cosa fare, ma non lo fai. Ma allora sei scemo?! Oppure ci stai prendendo in giro. Delle due l’una.
Ma un briciolo di dignità e di serietà questi sedicenti statisti stipendiati dai contribuenti davvero non sanno cosa sia?
Da quanti mesi fa, inutilmente, il ministro del Lavoro?
Bisogna tagliare la burocrazia, ovvio. E allora, Poletti, NON DIRLO, ma FALLO cazzo!
Altrimenti ritornatene a Roma, sempre a spese nostre, nei palazzi dorati e non venire a prenderci per il culo qui sui nostri monti.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
tel: 3282757011
PS: Ministro, non perdere tempo a querelarmi per gentilezza, tanto sono senza stipendio, dunque insolvente.
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