«Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, purtroppo, non sa che Abruzzo si scrive con una “B” sola. Imparerà a conoscere la nostra Regione e le nostre ragioni».
Caustico l’assessore regionale Mauro Febbo che sottolinea con la matita blu l’errore commesso dalla ministra Paola De Micheli, nella risposta data alla Regione Abruzzo in merito ai pesanti disagi arrecati al territorio dalle limitazioni al traffico imposte sulla tratta autostradale A14 dopo i provvedimenti adottati dall’Autorità giudiziaria. Quindi viadotti posti sotto sequestro e code chilometriche sulla A14 e sulla statale Adriatica, traffico impazzito, ma pare che la soluzione sia dietro l’angolo, almeno leggendo la lettera della ministra, che testualmente scrive: «Ferme restando le autonome determinazioni dell’autorità giudiziaria, potrebbero ricorrere le condizioni per ristabilire il transito degli automezzi con favorevoli effetti sulla viabilità statale». E in calce alla missiva ministeriale l’erroraccio, quello che l’assessore Febbo non lascia passare: Abruzzo scritto appunto con due “B”.