AGNONE – Dopo il colpo di martedì sera, con due abitazioni del quartiere Civitelle ripulite dai ladri e il terzo colpo sventato grazie al provvidenziale rientro in casa e al coraggio del proprietario, a finire nel mirino delle polemiche è il sistema di videosorveglianza attivo in città. In un primo momento, infatti, erano circolate voci che l’impianto avesse qualche problema e che dunque non servisse al suo scopo, quello cioè di riprendere tutto ciò che accade anche al fine di prevenire episodi di criminalità. A smentire queste voci, completamente destituite di fondamento, è il sindaco della cittadina altomolisana, l’avvocato Lorenzo Marcovecchio. «Mi sono recato, di persona, presso il comando della Polizia locale, per verificare. Le telecamere installate in città sono perfettamente funzionanti. Ripeto, le telecamere funzionano e funzionano tutte, registrano regolarmente. So anche che i Carabinieri della compagni di Agnone hanno già acquisito tutte le immagini ritenute utili all’identificazione dei responsabili dei furti in abitazione». E mentre di attendendo i riscontri di queste verifiche dei filmati della videosorveglianza, le raccomandazioni delle autorità, utili a prevenire reati contro il patrimonio, sono sempre le stesse. Segnalare immediatamente alle Forze dell’ordine, mediante il numero di emergenza 112, qualsiasi persona o autoveicolo sospetto. Inoltre è buona norma non postare sui profili social foto in tempo reale che mostrano che si è impegnati in attività fuori dalla propria abitazione, come ad esempio palestre, piscine, teatro e via elencando. Non è un mistero, infatti, che i ladri tengano d’occhio le potenziali vittime anche sui social prima di entrare in azione.
Francesco Bottone