ATESSA – «Il decreto del governo non è chiaro nel punto che riguarda la produzione industriale. Non si può lasciare all’interpretazione di ciascuna azienda e realtà territoriale il significato di “reparti non indispensabili alla produzione”. Se ogni fabbrica e azienda decide in base a criteri autonomi è chiaro che ci saranno casi in cui la salute dei lavoratori non sarà tutelata appieno. Inoltre, il trasporto dei dipendenti delle fabbriche della Val di Sangro è un problema reale che non può essere sottovalutato. Mi sto mettendo in contatto con le autorità e le parti sociali per vedere come procedere. Vi aggiornerò appena possibile. Grazie a tutti per la collaborazione, specialmente ai lavoratori che si trovano in questa difficile situazione».
Così il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, dopo l’inasprimento delle misure di contenimento del contagio da Covid19 che però lasciano aperte i maggiori agglomerati urbani, come quello della Val di Sangro.