ATESSA – «I lavoratori non sono carne da macello, come da sconcertante pretesa aziendale e dei sindacati firmatari compresa la Fiom. La ripresa produttiva è stata paralizzata grazie alla mobilitazione prolungata lanciata dallo Slai Cobas a tutela dei lavoratori con riduzione dei volumi impostati del 70% rispetto ai giorni precedenti. Si ribadisce la tempestiva chiusura temporanea dell’intero sito Sevel e delle aziende collegate, al fine di tutelare gli operai e le loro comunità di provenienza, come avvenuto negli altri stabilimenti Fca italiani ed europei a seguito emergenza sanitaria da coronavirus in atto fino al 27 marzo prossimo».
Lo comunica il coordinamento provinciale SLAI Cobas Chieti che ha indetto lo sciopero in Sevel.