CAMPOBASSO – I Carabinieri del N.O.E. di Campobasso, nel corso di verifiche e controlli in materia ambientale, hanno accertato che il titolare di un impianto di autodemolizione illegale di Montecilfone (CB), già sequestrato dai militari nel mese di maggio del 2019, ha violato numerose prescrizioni imposte dalle autorità competenti nel corso delle operazioni di rimozione di 1.000 mc – pari a circa 5.000 tonnellate – di rifiuti speciali, essenzialmente costituiti da veicoli fuori uso non bonificati, parti meccaniche derivanti dallo smantellamento degli autoveicoli, pneumatici fuori uso, serbatoi e motori per autotrazione, batterie al piombo esauste, filtri dell’olio, olio per motore esausto, nonché rifiuti da demolizioni ed altro.
Nella circostanza lo sfasciacarrozze abusivo, oltre a non provvedere all’abbattimento di alcuni manufatti non autorizzati presenti nell’area sequestrata, con l’intento di eludere il controllo dei Carabinieri del N.O.E. e risparmiare sui costi di bonifica, avvalendosi della complicità di altri imprenditori locali e della provincia Foggia, ha effettuato il trasporto dei rifiuti pericolosi sequestrati dai militari utilizzando documenti falsi e con veicoli sprovvisti delle prescritte autorizzazioni ambientali.
Sia l’autodemolitore che gli altri imprenditori coinvolti sono stati, pertanto, denunciati in stato di libertà, a vario titolo, all’Autorità Giudiziaria di Larino (CB) per i reati di inottemperanza ai provvedimenti dell’Autorità, trasporto di rifiuti in assenza di autorizzazioni, impiego di documenti falsi per il trasporto di rifiuti pericolosi e impedimento al controllo.
Autodemolizione illegale fa sparire 5mila tonnellate di rifiuti speciali: tre denunciati
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