ATESSA – «Ciao a tutti» ha detto arrivando ad Atessa la prima paziente trasferita da Chieti, seguita da un altro che ha aggiunto: «E mi raccomando, adesso curateci bene». Ad accoglierli c’era un nutrito gruppo di infermieri e medici che ha atteso all’ingresso l’arrivo dei mezzi, ambulanze per le persone più fragili e un pulmino per altre cinque in via di guarigione. I primi dieci sono arrivati alle ore 16 al Covid Hospital della provincia di Chieti, mentre altri sei sono attesi per le ore 19 di questa sera.
«I trasferimenti da Chieti saranno costanti – ha sottolineato Francesco Cipollone, Direttore del Dipartimento di Medicina della Asl, presente anch’egli stasera ad Atessa – man mano che i pazienti avranno necessità di un regime assistenziale a minore intensità arriveranno qui. Con i medici che sono sul posto avremo un contatto costante, per seguire al meglio l’evoluzione del quadro clinico dei pazienti. Questa differenziazione del setting assistenziale ci permette di lasciare liberi a Chieti posti letto per pazienti che richiedono cure di maggiore complessità».
Al momento ad Atessa sono stati assegnati 15 infermieri, 9 operatori socio sanitari e 13 medici, ma la dotazione di personale sarà ampliata proporzionalmente al numero dei pazienti ricoverati.
Intanto il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, ha disposto l’acquisto della Tac 64 strati, accantonando l’ipotesi iniziale di un noleggio: «Desidero che una tecnologia così evoluta resti un investimento per il territorio, che, a emergenza finita, rappresenterà per tutti una grande opportunità di diagnostica avanzata».