«C’è un comparto sull’orlo della bancarotta che nessuno vede. E’ quello dello sport. Non la serie A dai grandi ingaggi. Sono le migliaia e migliaia di società di tutta Italia che garantiscono un presidio sociale. Quelle che salvano i ragazzi dalle brutte strade impegnandoli a fare sport. Quelle che danno un luogo di aggregazione ai bambini dei paesi nei quali non c’è nulla. Sono quelle che, regalando un attimo di leggerezza a tutti, salvano luoghi dal degrado, si occupano di campi, palestre, palazzetti, strutture che nessuno cura. Sono un avamposto che sta morendo lentamente».
Sono le parole del consigliere regionale del Molise, Andrea Di Lucente, da sempre impegnato a sostegno dello sport soprattutto in zone depresse e dimenticate come l’Alto Molise.
«La situazione del Molise è lo specchio di tutto questo. Le società che prima si reggevano sul contributo del commerciante, del piccolo imprenditore del posto non avranno più un euro. – continua il consigliere regionale – E questo significherà non avere fondi per pagare l’attività che i nostri figli svolgono oppure pagarla anche a chi non può permetterselo, facendo inclusione, mettendo tutti sullo stesso piano. Sparirà la possibilità di dare uniformi ai ragazzi, quella di creare un movimento. Che è sociale e, in tanti luoghi del nostro Molise, pure economico. Sta andando tutto in fumo. Quando questo incubo finirà torneremo a vedere i nostri ragazzi rincorrere un pallone, oppure giocare a volley, basket, tennis, danza, pattinaggio… ma ad accoglierli potrebbe non esserci più nessuno.
Chi vive con lo sport conosce il valore del sacrificio e del gioco di squadra. A loro, alle donne e agli uomini di sport, ora dico: facciamo squadra per salvare tutti».