Alcuni «doverosi chiarimenti» rispetto all’entrata in vigore delle
disposizioni di pianificazione previste dal nuovo Piano faunistico venatorio vengono richiesti dall’Atc Chietino Lancianese alla Regione Abruzzo, in particolare al Dipartimento Politiche Dello Sviluppo Rurale e Della Pesca.
«In particolare, – si legge nella lettera firmata dal presidente dell’Atc Giannicola Di Carlo – data l’imminente apertura generale dell’attività venatoria ivi compresa della caccia programmata al cinghiale, questo ATC e pensiamo anche gli altri della nostra regione, vorrebbe
comprendere se dalla pubblicazione del Piano faunistico venatorio regionale sul BURA le misure di pianificazione in esso previste e relative alla zonizzazione della caccia al cinghiale, aree idonee e non e relative
macroaree, e all’istituzione-destituzione degli istituti faunistici ZRC, Oasi, Aree cinofile, siano da ritenersi effettive con decorrenza immediata.
Appare evidente che, in caso di risposta affermativa, gli Atc abruzzesi si troverebbero costretti ad adempiere non senza difficoltà ad un “importantissimo” impegno logistico e organizzativo per ridefinire la pianificazione e l’organizzazione venatoria dei territori da noi gestiti in
meno di 2 settimane. Relativamente all’istituzione delle nuove ZRC e aree cinofile chiediamo inoltre se siano previste forme di sostegno economico agli Atc da parte della Regione Abruzzo per l’acquisto e la
messa in posa delle tabelle perimetrali di detti istituti. La circostanza – chiude il presidente Di Carlo – ci costringe a chiedere un riscontro con la massima urgenza».