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  • Acqua non potabile a Poggio Sannita, la minoranza scrive al Prefetto

    Il divieto di utilizzo dell’acqua potabile a Poggio Sannita finisce sul tavolo della Prefettura di Isernia, per iniziativa del consigliere di opposizione Tonino Palomba.

    L’ex sindaco Palomba

    Il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Poggio Sannita”, infatti, in relazione all’ordinanza del primo cittadino con la quale è stato vietato l’utilizzo dell’acqua corrente per scopi alimentari, ha presentato una interrogazione urgente «raccogliendo la diffusa preoccupazione della cittadinanza, vistasi improvvisamente privata di un bene vitale come l’acqua e sottolineando che il canone idrico viene corrisposto dai contribuenti ad elevatissimi importi, come testimoniato dal “tempestivo” arrivo nelle case dei poggesi in questi giorni, di bollette sempre più esose, oneri che presupporrebbero almeno due certezze: la salubrità dell’acqua ed un servizio idrico efficiente».

    «Tenuto conto che l’impossibilità di utilizzare l’acqua aggrava notevolmente i già rilevanti problemi legati all’emergenza Covid-19 e le misure atte a contenerne la diffusione, – si legge nell’interrogazione – con l’urgenza del caso, si chiede di sapere: quali interventi sono stati posti in essere ed a che punto è lo stato dei lavori, per un pronto ripristino del regolare e sicuro flusso idrico, da parte di “Molise Acque”, ente regionale gestore del servizio. Quali risultanze hanno avuto i referti delle analisi effettuate dall’ARPA Molise sui prelievi in ordine alla potabilità delle acque. – e ancora – Come mai il provvedimento di cui all’oggetto è stato emesso in ritardo rispetto al verificarsi del problema, acqua corrente di colore giallo-marrone visibile ad occhio nudo, esponendo la popolazione a rischi igienico sanitari del tutto evidenti? Che cadenza hanno e di che tipo sono gli interventi effettuati in merito all’ordinaria manutenzione, pulizia e sanificazione del serbatoio comunale e dell’impianto di
    depurazione?»

    «In considerazione del periodo invernale che potrebbe aggravare ulteriormente una problematicità prevedibile e frequente, visto il suo continuo ripetersi nel corso degli anni, – continua l’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Palomba – sarebbe lecito attendersi una indifferibile e definitiva messa in sicurezza dell’intera conduttura. A proposito del ripetersi di criticità lungo una rete logorata nel tempo, si chiede, infine, di conoscere gli esiti dell’esposto, di cui si chiede cortesemente copia, che il Sindaco ha presentato in Procura della Repubblica presso il tribunale di Isernia, relativo alla crisi idrica del marzo 2019, come riportato dagli organi di stampa dell’epoca, determinata dalla rottura di tubature usurate, per la cui riparazione “Molise Acque” fu ritenuta, colpevolmente ritardataria, lasciando il paese per diversi giorni senza acqua».

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