AGNONE – Accompagnato da S.E.R. Mons. Domenico Angelo Scotti, da S.E. il Prefetto Enrico Marinelli, e preceduto dall’Arciprete Don Alessandro Di Sabato, puntualissimo alle ore 11.55 S.Em. Rev.ma il Cardinal Paolo Sardi è giunto alla porta principale della Chiesa Matrice di San Marco ad Agnone, dove il presule e stato accolto dal Sindaco, Prof. Michele Carosella, dalle autorità militari di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza,. CFS, dai rappresentanti delle 5 contrade che animano la N’Docciata, vestiti dell’abito tradizionale di rito, dal servizio liturgico. Il Presule ha fatto così solenne ingresso in San Marco, salutando e benedicendo l’eccezionale folla presente, ha adorato in silenzio il SS.Sacramento, quindi si è recato in sacrestia per la celebrazione della S.Messa. All’inizio della celebrazione eucaristica, S.E.R. Mons. Domenico Angelo Scotti, Vescovo di Trivento, ha rivolto indirizzo di saluto all’illustre prelato, già stretto collaboratore di S.Giovanni Paolo II, e ha ricordato l’affetto con cui il Santo ha circondato la Diocesi di Trivento e la Città di Agnone con la sua visita nel 1995 e con il permettere, per festeggiare il suo 50° anniversario di Sacerdozio, lo svolgimento della N’Docciata a Roma l’8 dicembre 1996, all’inizio della preparazione del grande giubileo del duemila. Il presule ha ricordato in questa occasione le parole di incoraggiamento di Giovanni Paolo II a fare del fuoco, sprigionato dalle fiaccole, il nuovo fuoco dello Spirito Santo per rinnovare il cuore, la mente e lo spirito e riscoprire la bellezza e l’autenticità della fede: evento che proprio in questa giornata di solenne ricordo deve spingere ciascuno degli abitanti di questo territorio a rinnovarsi e rendere reale, senza scoraggiamenti, l’esortazione del papa al rinnovamento interiore e quindi della società civile.
Sua Eminenza il Cardinale Sardi, rispondendo calorosamente all’invito del Vescovo, ha formulato affettuosamente al Pastore della Diocesi gli auguri per l’anniversario della consacrazione epicopale, ricevuta l’8 dicembre 2005 nella cattedrale di San Giustino in Chieti, e ha rivolto ai presenti, di cui si è compiaciuto essere maggiormente uomini, il suo apprezzamento per la numerosa ed attenta presenza, invitando tutti, partendo da questo segno di amore e di affetto verso San Giovanni Paolo, a riscoprire e vivere la belleza e l’autenticità della fede semplice, umile e gioiosa nel Cristo Redentore. Nell’Omelia, il Cardinale, ricordando la grandezza della Vergine Maria nell’essere perseverante nel pronunciare il suo sì a Cristo, ha invitato nuovamente tutti a seguire il suo esempio quotidiano, anche nel momento della sofferenza e del dolore. Si è aiugurato che questa bella testimonianza di fede dei fedeli di questa Chiesa Locale porti, come Maria, al vero ascolto della presenza di Dio in lei e dello Spirito Santo, che, accendendo il fuoco di Carità, possa veramente rinnovare il cuore e la mente, come San Giovanni Paolo II avrebbe voluto.
Ha concelebrato con il Cardinale Sardi il molto rev.do Don Lino Mastrangelo, mentre hanno assistito in veste corale i molto rev.di Arciprete Don Alessandro di Sabato, Don Onofrio Di Lazzaro, Mons. Giovanni Fangio. Il servizio liturgico è stato svolto dai ministranti della Parrocchia di Belmonte del Sannio, insieme al molto rev.do Diacono Don Salvatore Maio Lungo, al Lettore Vittorio Lemme, e al Turiferaio Riccardo Longo. Il canto è stato animato dal Coro Giovanile della Pastorale Agnonese, che ha svolto la MIssa VIII De Angelis, e pezzi della tradizionale pastorale Agnonese.
Al termine della cerimonia la reliquia di San Giovanni Paolo II, portata in processione di ingresso dal molto rev.do Don Lino mastrangelo, ha ricevuto atto di omaggio da parte dell’Em.mo Card.Sardi con l’incensazione. Il Cardinale, al termine della celebrazione, ha rivolto parole di compiacimento per la partecipazione attenta e orante dell’Assemblea, per l’ottima animazione svolta dal Coro, per il compito servizio liturgico svolto dai ministranti, e ha rilasciato svariate interviste alle emittenti locali sulla figura, l’opera e l’insegnamento, sopratutto nel momento della sofferenza, di Giovanni Paolo II. La reliquia di San Giovanni Paolo II è arrivata direttamente da Cracovia ed è stata inviata personalmente, grazie al Prefetto Enrico Marinelli, da Sua Eminenza il Cardinale Stanislaw Dzvisz: trattasi di reliquia di prima classe, cioè attribuibile direttamente al corpo del Santo Stesso, prelevata in occasione della ricognizione, e trattasi di alcuni capelli incorrotti del Santo. Essa rimarrà per sempre segno della presenza di San Giovanni Paolo II ad Agnone e nella nostra Diocesi, segno dei duplici eventi memorabili che hanno interessato la nostra Diocesi e che sono ancora oggi luce e forza per il futuro.
don Francesco Martino