A seguito di mirate indagini, la Polizia di Stato di Campobasso ha denunciato due persone, L.R. P., classe 1978, residente in Provincia di Taranto e A.A., classe 1959, residente in Provincia di Reggio Calabria, resesi responsabili dei reati di tentata truffa e sostituzione di persona.
E’ di qualche giorno fa la segnalazione che pseudo poliziotti, telefonando – con l’inganno – ad ignari cittadini o ad aziende e, spacciandosi per appartenenti alla Polizia di Stato, proponevano abbonamenti a riviste che nulla hanno a che vedere con la predetta Forza dell’Ordine.
Gli stessi, celando il proprio numero di telefono, utilizzavano nomi di poliziotti realmente in servizio nei territori di riferimento e, in modo astuto, cercavano di accreditarsi e di spingere gli interlocutori, presi da un certo “timore reverenziale”, a concludere i contratti di abbonamento ai periodici che nei loro titoli recano nomi quali “Polizia” e “Sicurezza”.
Si rivolge, pertanto, l’invito ai cittadini a non fidarsi di persone che si presentano telefonicamente o di persona quali appartenenti alle Forze di Polizia che, con tale ascendente, cercano di concludere contratti di somministrazione, di vendita di riviste o, nella peggiore delle ipotesi, si fanno consegnare denaro o altri oggetti preziosi.
Nel ribadire che la Polizia di Stato ed i suoi appartenenti non propongono abbonamenti, non vendono beni e non chiedono denaro, si consiglia di rivolgersi sempre al 113 per segnalare gli episodi eventualmente verificatasi, accertandosi sulla vera identità delle persone dalle quali si viene contattati.