L’Associazione nazionale Carabinieri nucleo di Protezione civile di Agnone ha un nuovo iscritto. Ne dà notizia il coordinatore dell’associazione Mario Petrecca. «Immensamente onorato di avere nella nostra grande famiglia il dottor Giovanni Di Nucci che sicuramente apporterà un valore aggiunto al nostro nucleo».
E fin qui probabilmente non sarebbe neanche una notizia, ma lo diventa in ragione della carica politica ricoperta dal nuovo socio del locale nucleo di Protezione civile. Si tratta, infatti, del vicesindaco Di Nucci, tra l’altro colui che sta gestendo in prima persona, evidentemente su mandato della Asrem, le operazioni di vaccinazione presso l’ormai ex sede del Consiglio comunale, luogo adibito appunto a sede vaccinale proprio su indicazione e scelta personale del numero due dell’amministrazione.
Petrecca e Di Nucci, dunque, stanno operando gomito a gomito, in queste fasi di emergenza sanitaria, soprattutto per quanto riguarda la campagna vaccinale. Per fare un paragone nemmeno troppo azzardato, si tratta dei Figliuolo e del Curcio di Agnone. L’ingresso del vicesindaco nell’associazione Carabinieri, tuttavia, alimenta anche qualche polemica, dando ulteriori argomenti a chi già aveva sollevato dubbi circa l’opportunità che il locale nucleo della Protezione civile fosse guidato da un consigliere comunale eletto, tra l’altro di maggioranza e con delega specifica.
Dubbi che attengono alla compatibilità tra i due incarichi, quello di amministratore pubblico, appunto, in qualità di eletto, e l’altro di guida e coordinatore dell’associazione nazionale Carabinieri che svolge meritorie funzioni di Protezione civile. Ora, oltre a Petrecca, c’è anche l’ingresso del vicesindaco nell’associazione di Protezione civile ad alimentare i dubbi circa la compatibilità o solo la opportunità politica del doppio incarico. Una commistione tra amministrazione comunale e nucleo di Protezione civile che diventa sempre più marcata e che potrebbe creare confusione e anche qualche imbarazzo in Municipio.