L’elettrocardiografo che ti allunga la vita, e restituisce pari possibilità di cura ai cittadini dell’entroterra: da oggi le équipe del 118 della Asl Lanciano Vasto Chieti potranno diagnosticare immediatamente un infarto durante l’intervento in soccorso di un paziente e trasportarlo subito all’Unità di terapia intensiva cardiologica (Utic) appropriata, cui nel frattempo sarà stato inviato per via telematica il referto dell’elettrocardiogramma. Una riduzione dei tempi fondamentale per salvare la vita, che tra l’altro evita al paziente di sostare in Pronto soccorso per gli approfondimenti diagnostici, o, peggio ancora, in un ospedale non adeguatamente attrezzato.
Con la nuova strumentazione, in caso di infarto cosiddetto IMA-STEMI (la forma più grave, dovuta all’occlusione completa e stabile del vaso coronarico), il paziente sarà trasportato direttamente all’Ospedale di Chieti, dove sarà attivata in emergenza l’équipe di Emodinamica, in grado di offrire in tempi rapidi le risposte più appropriate a questo tipo di patologia. Ma la condivisione dell’elettrocardiogramma con gli specialisti dell’Utic permette agli operatori del 118 di trattare il caso nell’immediato nel modo più appropriato, secondo le indicazioni dei cardiologi, guadagnando tempo prezioso. Un’autentica rivoluzione nel campo dell’emergenza, che ristabilisce condizioni di parità dignità per i residenti nella aree montane disagiate, notoriamente svantaggiati per via della distanza dagli ospedali e dai tempi di percorrenza delle strade. La diagnosi e il trattamento immediato dell’infarto, allora, riduce per chi vive nell’entroterra questa disparità di accesso alle cure, offrendo una possibilità più ampia di salvarsi la vita.
Il nuovo network cardiologico è stato presentato questa mattina dal direttore del 118 di Chieti, Dante Ranalletta, e dal direttore del Dipartimento Emergenza e accettazione della Asl, Antonio Caporrella.
«Si tratta della prima Asl in Abruzzo a disporre di tale dotazione – ha spiegato Ranalletta -. Abbiamo installato dieci elettrocardiografi sulle ambulanze delle postazioni di Chieti, Lanciano, Vasto, Francavilla al Mare, Ortona, Guardiagrele, Atessa, Casoli, Gissi e Castiglione Messer Marino. L’infarto è una patologia che col fattore tempo gioca una partita importante. Ogni settimana in provincia di Chieti interveniamo mediamente per 7-8 casi. In un anno ne abbiamo trasferiti 53 in Emodinamica per infarto IMA-STEMI, cui si aggiungono 79 in Ictus Stroke».
Il soccorso in emergenza si arricchisce anche di 16 defibrillatori semiautomatici che saranno destinati alle sedi di guardia medica ubicate in Comuni lontani dagli ospedali, dove a utilizzarli saranno medici che sono stati già formati dal personale del 118.
«Quella di stamattina è solo l’anticipazione di un cambio di passo in Abruzzo sul fronte dell’emergenza-urgenza – ha sottolineato l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci -, assolutamente centrale nella politica sanitaria. E lo dimostriamo con i fatti: nel nostro Documento di programmazione economico finanziaria (Dpef) abbiamo destinato 10 milioni di euro all’emergenza a partire dal 2015, nella convinzione che sia necessario ristabilire una condizione di equità nell’accesso ai servizi per la salute per i cittadini che risedono nelle aree lontane dagli ospedali».
Durante la presentazione, dinanzi alla Centrale presso l’Ospedale di Chieti gli operatori del 118 hanno allestito a scopo dimostrativo anche la tenda di decontaminazione per le situazioni di massima emergenza nucleare, biologica, chimica e radiologica (Nbcr), già utilizzata in tre casi a Chieti, San Giovanni Teatino e Lanciano.
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