«Da questa mattina, la sede del distretto sanitario di Castiglione Messer Marino ha subito un’altra amputazione. La postazione del 118 non ha più il supporto del medico h24, ma, un turno al giorno non verrà più coperto. Pensavamo si trattasse del classico pesce d’aprile, invece, con il passare delle ore, si è rivelato non uno scherzo, ma un vero e proprio sopruso che la asl Lanciano-Vasto-Chieti ha messo in atto ai danni delle popolazioni dell’Alto Vastese».
Così, in una nota stampa, i consiglieri comunali di minoranza del Comune di Castiglione, Emilio Di Lizia, Enzo Fangio e Domenico Sciartilli.
«Per coprire un’altra postazione di 118, un medico è stato trasferito, senza prima trovare una soluzione al problema che si sarebbe creato. – continuano gli esponenti dell’opposizione in Consiglio – Nessuna progettazione da parte della Asl, ma semplice improvvisazione ai danni delle zone dell’entroterra. Per questo servizio abbiamo lottato con le unghie e con i denti e vederselo scippare provoca tanta rabbia e indignazione. Da parte nostra chiederemo di invitare, in un Consiglio comunale straordinario monotematico, il direttore generale della Asl , in modo che venga dichiarato in maniera ufficiale cosa si intende fare della postazione del 118 e venga illustrato anche il futuro della sede del nostro distretto sanitario.
“Le vie brevi” , tanto millantate nel recente passato, hanno fallito, e la dimostrazione ne è la lenta agonia dei servizi sanitari delle zone montane, a partire dai tamponi molecolari a finire con le vaccinazioni che solo l’emergenza e la zona rossa hanno permesso di poter effettuare a Castiglione. – aggiungono dalla minoranza – A proposito di vaccini, gli ultraottantenni, dopo la giornata straordinaria di immunizzazione, continuano ad essere chiamati a Vasto. Possibile che non si riesca ad organizzare altre giornate di campagna vaccinale per mettere in sicurezza i più anziani e più fragili? Bisogna sempre aspettare le emergenze? La sanità va programmata e non gestita con l’improvvisazione del momento.
Per tamponare la carenza del medico, perché non si è subito ricorso agli straordinari per i medici disponibili? I soldi nel bilancio della Asl ci sono, basterebbe gestirli meglio, pensando più alle esigenze dei cittadini, soprattutto a quelli che vivono in zone più disagiate che continuano ad essere considerati cittadini di serie B, da utilizzare come ripiego per i servizi sanitari che “avanzano”, andando a ledere di fatto il diritto alla salute, uguale per tutti i cittadini abruzzesi».