Quando una donna, preoccupata per le bollette dell’energia elettrica, si rivolge ai carabinieri della stazione di Casalincontrada, i suoi sospetti erano già chiari: il vicino, un uomo di mezz’età disoccupato, con il quale non aveva mai avuto buoni rapporti, che guarda caso aveva in uso da poco una macchina elettrica.
Dopo la segnalazione, i militari decidono di effettuare una verifica il giorno seguente e si recano nella villetta bifamiliare: l’auto dell’uomo è ancora attaccata alla presa di un muro che divide le due abitazioni. Gli chiedono quindi di staccarla e di attaccare un piccolo elettrodomestico: l’uomo prende un phon che i militari sistemano e accendono, e contemporaneamente contattano la donna, chiedendole di sospendere la corrente dal suo contatore. Il phon si spegne. Effettuano un’altra prova riattivando il contatore della donna: e il phon si riaccende.
A quel punto l’uomo è stato denunciato alla Procura di Chieti per furto continuato di energia elettrica e la donna invitata in caserma per sporgere denuncia. Ma per definire esattamente il maltolto si dovrà aspettare l’arrivo delle bollette.